Prima giornata di festa nel Bosco di Mestre

Una giornata di eventi ed iniziative. Linea speciale di Actv da piazzale Cialdini: bici sull'autobus per raggiungere il polmone verde
Inaugurazione del Bosco Franca in onore di Franca Jarach, desaparecida durante la dittatura in Argentina, in via Forte Cosenz a Favaro Veneto - nella foto bigliettini di memoria scritti dagli studenti
Inaugurazione del Bosco Franca in onore di Franca Jarach, desaparecida durante la dittatura in Argentina, in via Forte Cosenz a Favaro Veneto - nella foto bigliettini di memoria scritti dagli studenti

MESTRE. Tutto pronto per domani, domenica 21 Maggio, per la prima festa del Bosco di Mestre che si svolge a Forte Cosenz a Favaro Veneto. L'associazione Bosco di Mestre con la collaborazione del Comune di Venezia, l’Istituzione Bosco e Grandi Parchi e Ocrad (Il dopolavoro della Regione Veneto) organizza una giornata nel verde scandita da diversi momenti di svago e conoscenza. 

Alle 10 in Piazzale Cialdini a Mestre dove i cittadini che vorranno raggiungere il Forte Cosenz in bicicletta potranno scegliere tra due possibilità: o pedalare fino al Forte guidati dai soci della Fiab o raggiungere il Forte in autobus caricandovi anche la bici. Infatti grazie alla collaborazione di Actv  vi sarà questa linea speciale pensata per la giornata di domenica per coloro che vorranno raggiungere il Bosco senza troppa fatica. E per Mestre è una assoluta novità, quella di poter, almeno per un giorno, portare le bici a bordo dei mezzi pubblici.

Alle 11.15 inizieranno le visite guidate al Bosco di Ottolenghi grazie alla guide naturalistiche messe a disposizione dall'Istituzione e alle 12 è in programma un concerto en plen air con la Giovane Orchestra Metropolitana.  A seguire pranzo in compagnia per chi vorrà approfittare del menu’ completo preparato ad hoc ad un prezzo modico di dodici euro, piuttosto che un pic nic auto-organizzato. Alle 14.30 sono previste attività e giochi all’aperto con Nordic Walking Mestre, Venezia Cricket Club, Apta Parkour.


“Vogliamo ricordare che il bosco è un bene di tutta la collettività e vale la pena di visitarlo e conoscerlo non solo perché rappresenta una risorsa importante della città per le ore ricreative e di svago, ma è anche un’opera utile per il nostro futuro portando l’equilibrio idrogeologico , la qualità dell’acqua e dell’aria.”, ha spiegato il presidente dell’Associazione del Bosco, Marco Calzavara ricordando che più di qualche mestrino ignora che Mestre abbia un polmone verde di tutto rispetto, ben 230 ettari di bosco periurbano che si estende a macchia di leopardo tra le zone di Quartiere Pertini Mestre adiacente al canale Osellino, Carpenedo, Campalto, Favaro e Dese, una realtà ancora poco conosciuta e frequentata. L'associazione ha oramai oltre 16 anni di vita e tra i soci ci sono 19 tra organizzazioni, club services ed enti pubblici.

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