Prevenzione West Nile «In Veneto Orientale una ventina di casi risolti»
Caso di West Nile: disinfestazione straordinaria a Cinto Caomaggiore.
L’intervento, di natura precauzionale, è stato eseguito nella giornata di ieri lungo via Piave e parte di via Zamper dopo che una persona del posto aveva contratto la cosiddetta influenza del Nilo, senza comunque accusare sintomi preoccupanti.
L’azione preventiva è stata resa nota dal sindaco Gianluca Falcomer che, dopo aver firmato l’ordinanza, ha evidenziato come la disinfestazione abbia riguardato, come da linee guida regionali, un raggio di 200 metri dalla residenza del possibile contagiato. «La persona», spiega il primo cittadino, «è già guarita e non è mai stata in pericolo. Essendo un caso isolato e trattandosi di una persona che si sposta quotidianamente, è possibile che il contagio sia avvenuto fuori dal Comune: comunque abbiamo eseguito quanto previsto».
A Cinto Caomaggiore la disinfestazione ordinaria è già stata fatta più volte sul territorio comunale. «In questi mesi sono state fatte le campionature dal parte dell’Asl», aggiunge Falcomer, «Per mezzo del direttore è stato certificato che il tipo di intervento ha reso il Comune sano, secondo quanto disposto dalle linee regionali. Sono trattamenti non tossici per la popolazione».
In Veneto Orientale, stando all’ultima informativa dell’azienda sanitaria numero 4, i casi di contagio finora riscontrati sono stati all’incirca una ventina e tutti si sono risolti, o sono in fase di risoluzione, con la completa guarigione.
Il personale del Dipartimento di Prevenzione, intanto, continua gli accertamenti sul territorio per verificare la regolarità e l’efficacia dei trattamenti larvicidi eseguiti dai comuni, allo scopo di eliminare la presenza della maggior parte delle larve di zanzara. La Regione, proprio ieri, ha annunciato infine il via al Piano Straordinario di Disinfestazione, che comincerà dal rodigino. –
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia