Presa la banda delle rapine un colpo anche a Ceggia

Nove le misure cautelari in carcere sono state eseguite dai carabinieri di Pordenone  I banditi erano dei trasfertisti che arrivavano da Brindisi 

PORDENONE

Sgominata dall’Arma la banda di pendolari da Brindisi specializzata in rapine in banche e uffici postali che ha imperversato fra Veneto e Friuli dal 31 dicembre 2016 al 2 dicembre 2017. Nove le misure cautelari in carcere, eseguite ieri all’alba dai detective del Nucleo investigativo e Reparto operativo del comando provinciale di Pordenone in un quartiere di case popolari a Brindisi con il supporto decisivo dei colleghi del posto mentre l’elicottero dell’Arma illuminava la zona a giorno dall’alto. Gli arresti (e una denuncia) coronano un’indagine articolata, protrattasi per più di un anno, illustrata ieri dal comandante provinciale di Pordenone Luciano Paganuzzi, dal numero uno del reparto operativo Federico Zepponi e dal comandante del Nucleo investigativo Pier Luigi Grosseto.

Tutti e nove sono finiti in carcere per associazione per delinquere, rapina pluriaggravata, sequestro di persona. Antonio Boccadamo, 49 anni, brindisino domiciliato a Novigrad in Croazia è, ritenuto dagli inquirenti la mente della banda. A ogni colpo variavano gli esecutori: Gervasio Del Monte, 52 anni, Pasquale Carparelli, 62 anni, di San Vito dei Normanni, Massimiliano Galasso, 43 anni, di Fasano, Orlando Morelo, 43 anni, di Brindisi, Lorenzo Boccadamo, 56 anni, di Brindisi, Simone Giordano, 40 anni e Lorenzo Mastrovito, 47 anni, entrambi di Ostuni. Contestate a vario titolo le ipotesi di reato di ricettazione delle targhe rubate, applicate sui veicoli usati dalla banda e il porto d’arma da sparo. Tre le rapine messe a segno, per un bottino complessivo di 250 mila euro: il 31 dicembre 2016 alle Poste di piazza Cavour a Casarsa della Delizia (rubati 110 mila euro in contanti, 120 buoni postali fruttiferi e 90 assegni); alla Monte dei paschi di Siena di Cessalto il 14 aprile 2017 (bottino di 86 mila euro); all’ufficio postale di San Dorligo della Valle il 31 maggio (dalla cassaforte e dallo sportello atm sparirono più di 56 mila euro). Tre anche i colpi tentati: alla Bnl di Trieste in via Morpurgo il 2 luglio, all’ufficio postale di Sistiana il 1º ottobre, all’ufficio postale di Ceggia il 2 novembre, alle poste.

Quattro degli indagati – i fratelli Boccadamo, Giordano e Del Monte – sono già stati condannati in primo grado per l’ultima tentata rapina, quella avvenuta il 2 dicembre 2017 alle Poste di Olmi, a San Biagio di Callalta. Furono arrestati dai carabinieri mentre tentavano di calarsi dal tetto dell’ufficio postale. Le modalità di esecuzione delle rapine, per i sopralluoghi minuziosi, la distribuzione dei compiti, i depistaggi, hanno spinto il gip Monica Biasutti a sottolineare come gli indagati fossero dei «professionisti», dalla spiccata pericolosità sociale e dalla notevole esperienza e capacità criminale. —

Ilaria Purassanta

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