Poste, da domani consegna a giorni alterni
DOLO. Da domani in Riviera del Brenta la posta sarà consegnata a giorni alterni a causa della riduzione dei portalettere su tutto il comprensorio dei 10 Comuni. Di fatto la posta sarà consegnata 10 giorni al mese, salvo impedimenti, ferie e malattie. Si perderanno in questa zona oltre 20 portalettere.
E i sindaci e le categorie economiche insorgono e sono pronte a sostituire Poste Italiane con servizi privati alternativi. «La situazione» spiega per i sindaci della Riviera del Brenta il sindaco di Camponogara Giampietro Menin «è davvero pesante. Già ora la situazione registra ritardi anche di una settimana o 10 giorni nella consegna della posta, figuriamoci da lunedì prossimo che succede. La situazione va affrontata collegialmente. Chiederò l'indizione di una conferenza dei sindaci specifica sulla questione. Non possiamo lasciare i cittadini specialmente quelli anziani senza un servizio basilare ridotto all'osso. Se una bolletta arriva in ritardo la sanzione chi la pagherà?».
Sulla questione interviene dopo la denuncia di Uil Post con il suo segretario Daniele Vittone anche il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara. «Chiediamo un incontro con la direzione provinciale di Poste Italiane» dice Calzavara «Devono venirci a spiegare il motivo di queste decisioni».
Le categorie economiche sono preoccupate. «Ordini, commesse, bollette merci» spiega il vicepresidente dell'Ascom Adelino Carraro «viaggia spesso su posta. La posta è considerata un mezzo di trasmissione dei documenti essenziale. Se ci saranno dei danni economici alle attività produttive chi ne risponderà? Molte scadenze amministrative ai negozianti vengono recapitate per posta».
Sulla stessa linea anche i piccoli imprenditori delle zone artigianali e Dolo, Pianiga Fossò e Mira.
«Il recapito postale» dicono in molti imprenditori in via Maestri del Lavoro a Mira «è ancora una forma di trasmissione di documentazione considerata sicura ed efficace per quello spesso preferita rispetto a email e posta certificata». Sulla questione infine interviene il consigliere comunale del gruppo " Mira Fuori dal Comune" Mattia Donadel che presenta una interrogazione al sindaco di Mira Alvise Maniero.
«Solo nove portalettere per un Comune come Mira con quasi 40.000 abitanti» dice Donadel «sono uno scandalo. A Mira l'ennesima riorganizzazione attuata da Poste Italiane si tradurrà a partire da lunedì nella riduzione dei postini da 14 a 9, oltre che con la diminuzione della frequenza delle consegne. In pratica dal 2010 a oggi i portalettere nel più grande Comune rivierasco sono stati ridotti di ben 12 unità. L'aggravarsi dei disagi per i cittadini, già oggi molto pesanti, sono un fatto certo. Così come certe sono le ripercussioni per le condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori. Poste Italiane procede con la demolizione sistematica del servizio pubblico di recapito chiudendo uffici, tagliando "esuberi" e aumentando le tariffe». (a.ab.)
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