Positivi tre bimbi, asilo chiuso a San Donà

VENEZIA. Contagi tra i giovanissimi, torna la paura nelle scuole. A San Donà, un asilo è stato chiuso, perché tre bambini sotto i tre anni sono risultati positivi. Mentre a Venezia chiudono per tre giorni due sedi dell’istituto Algarotti, per sopperire alle defezioni di alcuni operatori, a casa per smaltire i postumi del vaccino contro il Covid.
Venerdì 5 marzo, una nota pubblicata dall’Ufficio scolastico regionale confermava il ricorso alla didattica a distanza al 50%, per gli istituti superiori del Veneziano. Ma, per chiudere, rimane valido il parametro dei 250 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, nell’arco della settimana. E i numeri sembrano tutt’altro che rassicuranti.
Sabato 6 marzo, nella nostra provincia, si sono contati 169 nuovi tamponi dall’esito positivo, con un ulteriore balzo in avanti del numero dei contagiati, passato a 4.725. La notizia più bella è lo “zero” alla voce “decessi”. Non accadeva da mesi. E calano anche i ricoveri, scesi a 148 (-11), di cui 15 in Terapia intensiva. Il virus, però, galoppa. Per questo il Veneto tornerà domani in zona arancione. D’altra parte, i focolai continuano a emergere nelle scuole e l’età media continua ad abbassarsi. Lo dimostrano i casi emersi al nido di San Donà,ma l’allarme corre anche tra le scuole per l’infanzia e le elementari.
In una classe della primaria Gianni Rodari, a Jesolo, sono stati riscontrati cinque alunni positivi e una docente. Mentre venerdì è scattata la didattica a distanza alla primaria Marzotto di Fossalta di Portogruaro, dove sono risultati positivi cinque studenti e una maestra di una stessa classe e altri due bambini di due diverse sezioni. Il plesso rimarrà chiuso fino a lunedì prossimo, «tempo necessario alla sanificazione e allo screening di massa per gli alunni, il personale docente e non docente» spiega il dirigente Giuseppe Desideri.
In tutto il Veneto orientale, sono 120 le classi sottoposte a tampone (2200 studenti e oltre un centinaio di operatori), con 112 casi indice.
Intanto la campagna vaccinale prosegue tra gli operatori della scuola, con i postumi a tutti ormai noti. E proprio per sopperire alle tante defezioni registrate, la dirigente dell’istituto Algarotti di Venezia è stata costretta a chiudere, da ieri fino a martedì 9 marzo, le due sedi Testa e San Giovanni Evangelista, con la parallela attivazione della didattica a distanza.
«Alcuni operatori rimarranno a casa con la febbre, per uno o due giorni» spiega la preside, Concetta Franco. «Non si parla di grandi numeri, ma le sedi sono piccole. Basta che siano a casa tre - quattro operatori, perché non si possa aprire la scuola». —
laura berlinghieri
giovanni cagnassi
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