Porto di Venezia, i dipendenti: via il segretario generale
Dopo i lavoratori portuali, è il momento dei dipendenti amministrativi dell’Autorità di sistema. Resta teso il clima al Porto di Venezia: non più nelle banchine, ma negli uffici della sede di San Basilio.
Lunedì i delegati sindacali dell’Autorità con i segretari di Filt Cgil (Federica Vedova), Fit Cisl (Marino De Terlizzi) e Uil Trasporti (Andrea D’Addio) hanno incontrato il solo presidente Fulvio Lino di Blasio, recapitandogli un messaggio molto chiaro, già smussato rispetto all’assemblea e allo sciopero dello scorso 25 ottobre: fai fare un passo di lato al segretario generale Antonella Scardino, rimuovila dall’incarico.
Da parte sua Di Blasio - l’assemblea di fine ottobre aveva chiesto anche le sue dimissioni - si è rifiutato di allontanarla ma ha fatto un passo in avanti nel tentativo di trovare una mediazione. Ha confermato la sua fiducia nella Scardino ma ha proposto una riorganizzazione delle funzioni amministrative e del personale prefigurando per Scardino - questa l’interpretazione di chi ha partecipato all’incontro - un ruolo ridimensionato, soprattutto nei rapporti con il personale dell’Autorità. Un’interpretazione che però di Blasio smentisce.
Per capire se la proposta verrà accettata dai dipendenti bisognerà attendere l’assemblea convocata per mercoledì 20 novembre.
«Il presidente Di Blasio ha formulato le sue nuove proposte sulla riorganizzazione del lavoro in Autorità», commenta Vedova della Filt Cgil, «ma questo è un punto sul quale è giusto che si possano esprimere i lavoratori».
«Ci auguriamo», fanno sapere i tre sindacalisti, «che possa ritornare il dialogo per il bene del sistema porto e per i dipendenti dell’Autorità».
Lunedì pomeriggio, quando gli esiti dell’incontro sono diventati noti, tra i dipendenti del Porto si raccoglievano opinioni diverse tra chi crede che la proposta di Di Blasio non sia sufficiente e chi ritiene che si tratti di un punto di caduta accettabile. A patto di capire bene quale sarà il ruolo di Scardino. In molti contestano il fatto che Di Blasio non avrebbe fornito, nel corso dell’incontro, valide motivazioni sul perché non sia possibile allontanare Scardino, che ha un incarico fiduciario da dirigente.
Scardino è segretario generale del Porto di Venezia dal 26 ottobre 2021 su proposta del presidente del Porto approvata dal Comitato portuale. La conoscenza e la stima reciproca tra i due risale ai tempi in cui entrambi lavoravano nel ramo delle consulenze in Ernst & Young.
I dipendenti imputano a Scardino la scarsa esperienza manageriale in ambito portuale e la confusione nelle comunicazioni tra dirigenti e segretario generale.
Inoltre segnalano criticità nei rapporti di lavoro con i dipendenti in un generale clima di tensione negli uffici. Non è un caso - evidenziano - che ci sia un alto numero di contenziosi aperti dai dipendenti, almeno dodici, per incarichi e mansioni. La protesta dei dipendenti del Porto era diventata palese in seguito a un alterco tra il presidente e una sua collaboratrice che, colpita da malore, era finita in ospedale. Avveniva nei giorni dello scontro con i lavoratori della Nclp.
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