Popolazione in calo, il 25% sopra i 65 anni nel Veneziano. Ogni 205 anziani ci sono 100 bambini

VENEZIA. Continua a diminuire la popolazione in provincia di Venezia. Lo dice l’Istat, pubblicando il rapporto demografico nazionale e territoriale tra il 2018 e il 2019. Gli abitanti sono infatti calati in dodici mesi, passando da 851.057 a 848.829 (-2.228).
Molti i fattori legati a questo dato, che vanno da una bassa natalità, ma anche allo spostamento in altre province o regioni per cercare lavoro o condizioni abitative migliori.
«Una analisi complessiva è abbastanza chiara - commenta il professor Stefano Campostrini, docente di Statistica sociale al Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari - Venezia ha un territorio sociodemografico che offre valori un po’ peggiori rispetto alla media. Il tasso di natalità è in continuo calo, quello provinciale infatti è il più basso del Veneto, e siamo nel gruppo di province che indossano la ’maglia nera’ da questo punto di vista. La percentuale di popolazione da 0-14 anni è solo del 12 per cento, anche se in Italia si è al 13 come dato medio. Ci sono poi tanti anziani, quasi il 25 per cento sopra il 65 anni».
Ed è proprio il rapporto tra giovani e anziani a preoccupare di più.
«L’indice di vecchiaia ha raggiunto il tetto di 205 vecchi ogni 100 bambini - aggiunge Campostrini - Solo cinque anni fa era 185 su 100. Il salto epocale è avvenuto in una sola generazione. Poi, se andiamo a guardare come si combinano i fenomeni, basta pensare al tasso di fecondità totale, cioè il numero di figli per ciascuna donna: 1, 25 in provincia di Venezia, dove è 1,18 tra gli italiani e 2 tra gli stranieri. Ne consegue che, dove ci sono più immigrati, come nell’area dei Comuni del Veneto orientale, si ha un incremento di popolazione residente, avendo gli immigrati un maggiore numero di figli» .
A Chioggia, dove il calo di residenti è stato di 277 abitanti, gli immigrati sono appena il 4 per cento del totale, ad Annone Veneto, dove nel 2019 la popolazione è aumentata di 292 cittadini, quasi il 12 per cento.
«Abbiamo notato l’incremento di abitanti - afferma il sindaco di Annone Veneto, Victor Luvison - Il nostro intento è quello di sviluppare maggiormente, e lo stiamo già facendo, servizi e infrastrutture del nostro territorio comunale in favore dei residenti. Una crescita demografica non è un fattore negativo, e Annone può essere un esempio di vivibilità e modernità» .
Sul fronte opposto, nel senso di calo demografico, guida la graduatoria il Comune di Venezia che ha perso in dodici mesi 1. 276 abitanti, e poi c’è Cavarzere con –279.
Tra gli stranieri immigrati spicca il continuo incremento di chi arriva dalla Romania, nel 2019 sono diventati 19. 619, 820 in più del 2018, e qui poiché da questo Paese giungono tante badanti oppure operai per il settore dell’edilizia. In crescita anche l’immigrazione da Senegal, Marocco e Albania.
In calo invece le presenze Moldova, Nigeria e Ucraina. In totale, in un anno, gli immigrati sono passati da 84.200 a 86. 215 (+2. 015). —
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