Ponte della Fossetta nel degrado «Sta cadendo a pezzi, va rifatto»

CHIOGGIA
«Dopo tre anni di progetti e di promesse, si scopre che il ponte della Fossetta non sarà ricostruito, ma solo rattoppato».
A denunciare “oltre il danno, la beffa”, il consigliere della Lega Marco Dolfin che sul problema ha presentato interrogazioni, mozioni e anche un esposto alla Procura. Il ponte è chiuso completamente al transito, per gravi problemi strutturali, da gennaio 2018 dopo una limitazione alle percorrenze già dall’anno precedente.
L’amministrazione ha ordinato sopralluoghi di tecnici e consulenze di ditte specializzate per l’esame dei cementi e del ferro che hanno confermato come la struttura sia fortemente compromessa nella parte portante e che abbia necessità di un intervento così radicale da suggerirne la demolizione e il completo rifacimento. Esiste anche un progetto di massima, del costo di 1,2 milioni di euro, e l’intervento era stato inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche. A metterci lo zampino però sarebbe intervenuta la Soprintendenza, che considerando l’opera storica ne ha imposto la ristrutturazione.
«Siamo veramente una città su cui vale tutto», sbotta Dolfin, «abbiamo un ponte chiuso da tre anni e mezzo con disagi pesantissimi per un intero quartiere e per tutta la città nel periodo estivo, dato che permette di bypassare il traffico sul cavalcavia, e scopriamo adesso che non si può demolire, ma occorre intervenire pezzo per pezzo per risistemarlo. Ma finora i nostri amministratori dormivano? E i funzionari della Soprintendenza? Abbiamo palazzi in centro storico, vincolati, in pieno degrado, e concentrano le loro attenzioni su un ponte che sta letteralmente cadendo a pezzi. E’ storico? Bene, allora lo era anche tre anni e mezzo fa quando è stato chiuso. Si poteva porre la questione allora e ora avremmo un ponte restaurato e aperto. Sono stati spesi fior di quattrini in consulenze e analisi dei materiali, si sono fatti progetti e adesso è tutto da rifare. Peraltro con una ristrutturazione a pezzi alla fine si andranno a spendere molti più soldi. E chi paga? I cittadini ovviamente». Dolfin è stato in sopralluogo anche ieri pomeriggio per verificare lo stato della struttura. «Ho trovato un pezzo della trave staccato», spiega, «ricordiamo che sopra non si passa più, ma sotto le barche passano... E se crolla qualche pezzo in testa a qualcuno? Ogni giorno che passa aumentano i rischi e se dovesse succedere qualcosa, sarò il primo a costituirmi parte civile nella causa che verrà intentata per capire le responsabilità». —
e.b.a.
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