Ponte dei Bareteri riaperto «Struttura non a rischio»

Sopralluogo di Insula dopo la chiusura di martedì a causa di un cedimento «La situazione non è diversa da 10 anni fa». Il pool terza colonna offre tecnologie
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 12.07.2017.- Riaperto il ponte dei baretteri.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 12.07.2017.- Riaperto il ponte dei baretteri.
Già riaperto, nel pomeriggio di ieri, il Ponte dei Bareteri.


È durata solo un giorno la chiusura del trafficatissimo ponte nelle Mercerie che rappresenta uno dei punti nevralgici per raggiungere San Marco, decretata d’urgenza martedì dal Comune, dopo l’intervento dei vigili del fuoco e della polizia municipale, per un cedimento lapideo sull’arcata, riscontrando alcuni punti di parziale distacco delle malte e relative sconnessioni dei conci in pietra d'Istria.


Per precauzione l’area era stata subito transennata, il ponte chiuso e interrotto anche il traffico acqueo sotto di esso, temendo un possibile cedimento strutturale. Ma il sopralluogo compiuto ieri mattina dai tecnici di Insula ha verificato che il ponte dei Bareteri è ancora tutto sommato in discreta salute e lo stato di consistenza dell’intradosso della struttura non desta particolari preoccupazioni.


«Il ponte dei Bareteri è come un anziano che ha certamente bisogno di attenzioni - spiega l’ingegner Dino Cimoli di Insula - ma è ancora in buona efficienza. Abbiamo infatti riscontrato che le condizioni del ponte non sono diverse da quelle di una decina di anni fa, quando già effettuammo un intervento di manutenzione. Per questo è pienamente in grado di sopportare sia il passaggio pedonale attuale, sia il traffico acqueo sotto di esso e può a nostro avviso essere riaperto, fatti gli interventi di stuccatura delle fessurazioni».


Il ponte dei Bareteri è stato riaperto nel pomeriggio, ma si cercherà di capire ora se sotto di esso, lunga la riva, ci siano voragini o cavità. Per fare questo si è già offerto a titolo gratuito per un’indagine tomografica che permetta di accertare la situazione muraria sotto il pelo dell’acqua il «pool» già in contatto con il Comune per il tentativo di ricerca della presunta Terza Colonna di San Marco, di fronte al Molo marciano, composto dal comandante Roberto Padoan e dalle imprese Morga e Save Innovation.


L’indagine tomografica con l’applicazione di sensori e l’immersione in acqua può essere effettuata anche con il rio aperto al passaggio delle gondole e delle barche a remi, limitando solo il passaggio di quelle a motore. «L’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto si è già detta interessata - commenta il consigliere comunale della Lista Brugnaro Maurizio Crovato - se appunto l’intervento non è invasivo, è fatto a titolo gratuito e potrà permettere di capire esattamente quali sono le condizioni dei muri di sponda. È una strumentazione tecnica che il Comune non possiede e dunque di estrema utilità». Il problema a Venezia resta quello di conoscere con esattezza lo stato delle murature subacquee dove spesso, per gli effetti del moto ondoso, possono nascondersi voragini che si formano progressivamente fino al distacco o al cedimento strutturale delle parti murarie di superficie. Un monitoraggio oggi ancora assente.
(e.t.)


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