Polizze assicurative intascate, si aggrava la situazione di Colavitti
CONCORDIA
Sembravano chiacchiere da bar, invece è tutto vero. Si aggrava la posizione di Massimo Colavitti, il 44enne finito al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Portogruaro che indaga sulla sparizione degli incassi di almeno un centinaio di polizze di altrettanti clienti, residenti a Portogruaro, Concordia, Sesto al Reghena, Cordovado e Treviso. Nei giorni scorsi una banca del mandamento di Portogruaro ha segnalato un movimento di deposito riconducibile all’ex calciatore dilettantistico e allenatore delle squadre giovanili del territorio.
Subito è scattato l’alert dei finanzieri, che hanno cercato di ricostruire i movimenti e di acquisire preziosa documentazione. Intanto parla Stefano Lescarini, uno dei titolari della Groupama, cioè il gruppo che ha acquisito la sede delle assicurazioni fondate, a Concordia, dalla madre di Colavitti, Lucia Bellomo, scomparsa 5 anni fa. «Non entriamo nel merito dell’inchiesta, su cui sta lavorando la Guardia di Finanza di Portogruaro», ha riferito l’ex tennista di grande livello Lescarini, «mi limito a dire che Colavitti non lavora più per noi, ormai da lungo tempo, e che è stata presentata una denuncia nei suoi confronti. Di più non mi sento di aggiungere».
Svariate segnalazioni stanno arrivando nella sede della Finanza portogruarese. Il canovaccio è molto simile. Alcuni clienti di Colavitti hanno presentato il rinnovo dell’assicurazione della macchina, ma non hanno ricevuto il foglio verde, che ha identico valore del tagliandino giallo che una volta si esponeva sulla propria vettura. C’è chi ha perso 310 euro, e chi ne ha persi 500. Morale della favola, molti hanno dovuto pagare l’assicurazione due volte, per trovarsi coperti in modo regolare, rimettendoci.
«Negli ultimi tempi si è perso», ha riferito un amico di Colavitti che abita a Concordia, «da quando ha perduto la madre le cose per lui sono andate in una direzione diversa». Molte persone, però, non sono comprensive nei suoi confronti e rivogliono indietro i loro soldi. Gli ammanchi ammontano a complessivi 30mila euro. In una perquisizione, disposta dalla Guardia di Finanza su incarico del pm di Pordenone Monica Carraturo, sono emerse tracce interessanti delle polizze intascate indebitamente. Le forze dell’ordine invitano a denunciare. Potrebbero essere spariti molti più soldi. Il portogruarese ripiomba in un incubo, una nuova bolla finanziaria». —
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