Pienamente operativo il nuovo viadotto in A4 sul fiume Tagliamento
PORTOGRUARO. Alle 10.30 di ieri mattina è stato aperto completamente al traffico il nuovo viadotto sul fiume Tagliamento, realizzato nell’ambito dei lavori per l’ampliamento dell’A4. Il nuovo viadotto, realizzato in appena 379 giorni, è l’opera principale prevista nel terzo lotto della terza corsia, tra Alvisopoli e Gonars.
Le prime auto, provenienti da Venezia e dirette verso Trieste, scortate da una safety car, hanno iniziato ad attraversare il viadotto, subito dopo l’ultimazione delle lavorazioni propedeutiche allo spostamento del traffico, che si sono svolte durante la notte tra sabato e ieri. Da ricordare che già dalla scorsa settimana sul nuovo viadotto transitano i veicoli diretti verso Venezia. Adesso, con lo spostamento anche dei mezzi diretti verso Trieste, tutto il traffico procede sul nuovo viadotto. Dopo quasi ottant’anni di servizio, va così in pensione il vecchio ponte sul Tagliamento. Come hanno sottolineato il presidente di Autovie, Maurizio Castagna, e l’assessore friulano ai trasporti, Graziano Pizzimenti, che sabato sera hanno incontrato il team di tecnici di Autovie, prima dell’inizio delle operazioni di spostamento del traffico, a cui hanno partecipato oltre 200 tra maestranze e responsabili delle ditte. Sul nuovo viadotto, lungo 1.520 metri e costituito da 20 campate, il traffico procederà a doppio senso (due carreggiate per direzione di marcia), finché non sarà pronto anche il secondo viadotto sul Tagliamento, il cui completamento è previsto tra circa un anno.
A svelare i segreti di quest’opera è Gilberto Dreas, direttore tecnico di Deal, società del gruppo De Eccher che ha progettato il viadotto su incarico di Technital, società mandataria del raggruppamento temporaneo di progettisti del terzo lotto della terza corsia. «Abbiamo optato per tecnologie costruttive industrializzate che ci hanno consentito», spiega, «di produrre manufatti in serie e allo stesso tempo con un livello di qualità molto alto. La prefabbricazione è avvenuta all’interno di uno stabilimento allestito a ridosso del viadotto nelle vicinanze dell’ex casello di Ronchis. Inoltre, la progettazione dell’impalcato seguito da Deal è avvenuta in coordinamento con lo sviluppo delle attrezzature utilizzate per la prefabbricazione ed il varo degli elementi, ottimizzando così i dettagli ai fini della produttività. Questi due fattori sono risultati determinanti per la rapida esecuzione dell’infrastruttura».
“Ogni singolo elemento prefabbricato», conclude Gilberto Dreas, «è stato soggetto a uno stretto controllo e ha ricevuto il marchio CE per manufatti prodotti in serie proprio grazie al processo di industrializzazione a cui è andato incontro». —
Giovanni Monforte
Rosario Padovano
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