Pianura arrestato per bancarotta

 Da martedì l'armatore Salvatore Pianura (in foto), 75 anni, è agli arresti domiciliari a Mogliano. L'accusa formulata dalla Procura di Napoli è pesante: bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Pianura, originario di Pozzuoli e già funzionario del Rina (il registro navale italiano) di Venezia e successivamente a capo di un impero di navi per il trasporto via mare di gas e prodotti petroliferi, è accusato (con il napoletano Giuseppe Ricci e il salernitano Massimiliano Coppola, finiti anche loro ai domiciliari cpn l'accusa di bancarotta fraudolenta) di essere l'artefice di una complessa operazione di fusione per incorporazione di società fortemente indebitate. Operazione, secondo quanto ricostruito dai finanzieri del Gruppo tutela mercato dei capitali del Nucleo di polizia tributaria di Napoli coordinati dal tenente colonnello Sebastiano Barbato, priva di logica imprenditoriale o ragione economica, giustificata soltanto dall'obiettivo di liberarle da componenti attive (nello specifico 8 navi gasiere) che potessero essere aggredite dai creditori.  Dopo essere state svuotate le società indebitate sarebbero state incorporate nella Silver srl di Mestre (dichiarata fallita dal Tribunale di Napoli il 22 luglio 2009) anche attraverso la creazione di società in paradisi fiscali. Una serie di operazioni che avrebbero causato il dissesto della Silver srl che, nel frattempo, aveva accumulato debiti tributari e previdenziali per 32 milioni di euro. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite al termine di una complessa attività investigativa partita proprio dal fallimento della Silver srl di Mestre. Oltre a Pianura, Ricci e Coppola la misura dell'arresto domiciliare è stata eseguita anche nei confronti di una 65enne svizzera che, fino al fallimento, aveva ricoperto il ruolo di amministratore unico della Silver srl.  Di Pianura, nel maggio 2010, si erano occupate anche le Fiamme gialle veneziane con l'operazione «Triangolo delle bermuda».