Petizione contro la cessione dell’ostello

Giudecca, raccolte 500 firme per salvare lo “Jan Palach” che lo Iuav vorrebbe vendere per far cassa

Già oltre 500 firme sono state raccolte anche tra gli abitanti della Giudecca contro l’annunciata vendita da parte dell’Iuav dell’ostello per la gioventù «Jan Palach» sull’isola, che l’ateneo possiede ma che secondo quanto già annunciato dal rettore Alberto Ferlenga, intende cedere per fare cassa, non trattandosi di un bene strategico per l’università.

Nel tentativo di fermare questa vendita i ragazzi di casa Jan Palach hanno appunto organizzato una raccolta firme che verrà presentata al rettore dell’Iuav. Le firme sono già più di 500, raccolte tra gli studenti e gli abitanti della Giudecca.

«Non è ancora possibile sapere quale sarà la sua destinazione d’uso in seguito alla vendita» si legge in una nota degli studenti della struttura «ma è ragionevole ipotizzare che diventi sede di un nuovo albergo o ostello. La vendita potrebbe allora significare un’ulteriore impoverimento della città a favore di un turismo sempre più invasivo, privando l’isola della Giudecca di una componente importante della sua comunità». La casa studentesca Jan Palach è una residenza universitaria situata sull’isola della Giudecca, gestita dal Centro della Pastorale Universitaria che, nel 2008, ha esteso l’esperienza nata con la Casa studentesca Santa Fosca anche a questo stabile, ricevuto in gestione dall'Esu che a sua volta lo gestiva dal 2002 per conto dello Iuav. Ospita 50 studenti universitari.

«Lo scopo primario di questo progetto» scrivono gli studenti «è quello di stimolare la crescita individuale, culturale e civica di studenti dalla più vasta provenienza che, attraverso dialogo, cooperazione e condivisione, possano costruire un ambiente comunitario fondato sui valori cristiani di fratellanza, solidarietà e correzione fraterna.La realizzazione di ciò è resa possibile, in primo luogo, dall’organizzazione interna alla residenza in cui si richiede a tutti i ragazzi di assumere un ruolo attivo nella conduzione della casa, che si concretizza svolgendo delle mansioni per il bene comune e riunendosi settimanalmente per affrontare un cammino condiviso di crescita spirituale ed umana. Alcuni di questi incontri vengono aperti al pubblico per incoraggiare l’interazione tra i ragazzi ed il territorio, la Giudecca. Infatti, la realtà dell’isola si fonde con la quotidianità degli studenti, che frequentano supermercati, bar, centri d'attività sportiva e molti altri luoghi appartenenti alla realtà dell'isola e di Venezia».

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