Permessi facili, due anni a Bellotto

Rito abbreviato per il terzo imputato nel processo per frode fiscale

PORTOGRUARO. Due anni di reclusione con rito abbreviato per Mauro Bellotto, il portogruarese coinvolto nel caso relativo al rilascio o rinnovo di permessi di soggiorno ottenuti grazie all'assunzione di stranieri.

Un procedimento che già nel dicembre 2014 vide due imprenditori, Jawad Chawqi, 40 anni di Pramaggiore e Mohamed Zalim, 51 anni di Portogruaro, patteggiare una pena di tre anni e quattro mesi di reclusione. I due soggetti facevano assumere gli stranieri (irregolari o regolari) permettendo loro di ottenere il documento: le ditte in questione, rientranti nell’ambito settoriale delle pulizie, non erano operative e i cud prodotti dai finti lavoratori erano quindi falsi. La posizione di Bellotto, difeso dall'avvocato Federico Battesta di Portogruaro è stata comunque considerata più marginale: esclusa la responsabilità per il reato di associazione a delinquere, dovrà pagare solamente le spese processuali con sospensione condizionale della pena. Il procedimento penale nei suoi confronti è avvenuto ieri a Pordenone dinanzi al giudice collegiale Piera Binotto. A compiere le indagini sul caso, venuto a galla diversi anni fa, fu la guardia di finanza, secondo cui gli immigrati, alcuni dei quali soggiornanti anche nella destra Tagliamento, avrebbero pagato fino a 200 euro per busta paga o modello reddituale. Dal 2010 al 2014, secondo l'accusa, vennero emesse fatture per operazioni inesistenti che avrebbero comportato un danno erariale di circa 200 mila euro, con mancati versamenti all'Inps per 100 mila euro.(a.con.)

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