Perde migliaia di euro al gioco e poi finge il suo rapimento: denunciato a Venezia

Ha perso settemila euro, l'intera caparra per l'apertura di un negozio. I figli avevano fatto denuncia ai carabinieri: messo alle strette, ha confessato 

VENEZIA. Sperpera al gioco gran parte dei 7 mila euro che servivano come caparra per l'acquisto di un negozio e dice ai figli di essere rimasto vittima di un rapimento, ma messo alle strette ha poi confessato ai carabinieri la verità.

L'uomo, un operaio di 39 anni, di Mestre è stato così denunciato per simulazione di reato. I figli dell'uomo si erano rivolti all'Arma, raccontando che il proprio padre doveva andare dal commercialista a versare 7.000 per il primo atto di acquisto di un nuovo negozio a Venezia, ma che poi era 'sparitò.

Avevano aggiunto che la sera prima avevano ricevuto una telefonata dal padre che asseriva di essere 'prigionierò di alcune persone, di avere solo pochi minuti per parlare, di non contattarlo e soprattutto di non denunciare il fatto.

I carabinieri, insospettiti, hanno cercato di localizzare il telefono del 39enne, scoprendo che le cellule lo avevano 'agganciatò nei pressi delle stazioni ferroviarie di Verona, Milano e infine Firenze.

Nel frattempo il genitore era rientrato dopo 24 ore di assenza e ai militari ha raccontato la sua 'storià, ma messo alle strette ha confessato di aver speso buona parte del denaro della «caparra» al gioco.

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