Perde il telefono tra gli scogli e tenta di recuperarlo. Ragazzo resta incastrato con la testa
Momenti di paura a Punta Sabbioni. Il giovane non riusciva ad arrivare allo smartphone e per raggiungerlo ha infilato il capo e la spalla tra due macigni della scogliera. Allarme ai vigili del fuoco

Il cellulare, quasi nuovo, la mania di tenerlo sempre in mano, il pensiero negativo e, immancabile, la sfortuna che colpisce.
È iniziata così la disavventura di un ragazzo che il voleva passare il primo Maggio a Punta Sabbioni con gli amici.
Il gruppo, ragazzi e ragazze, era arrivato per passare una mattinata all’aria aperta prima del brutto tempo previsto per il pomeriggio.
La cosa più ovvia quella di andare in diga partendo dal terminal, lungo la strada e la scogliera.
Tutto è andato bene, il pranzo e la passeggiata. Una cosa tira l’altra ma a un certo punto, verso le 16, la mania dei selfie, dei messaggi whatsapp e dei video scambiati anche mentre si cammina si è trasformata in incidente.
Un ragazzo ha infatti perso il suo cellulare per terra, vedendolo scivolare verso gli scogli e infilarsi in un anfratto.
Le urla, la rabbia, poi la speranza: il cellulare non era finito in acqua ma era fermo lì, a poco più di un braccio di distanza, in posizione precaria e, soprattutto a portata di alta marea.
Di qui la decisione immediata del ragazzo di recuperarlo. Mentre gli amici lo prendevano in giro lui ha infilato il braccio ma non è riuscito ad arrivarsi per poco.
A un certo punto ha pensato di infilare anche la testa nel tentativo di liberare la spalla e riuscire ad avvicinarsi ancora di più.
È qui che si è reso conto di essere rimasto incastrato con il capo tra due scogli.
Una posizione dolorosa mentre gli altri prima ridevano e poi si informavano sugli orari dell’alta marea. Dopo qualche tentativo, tante urla e nessun successo i ragazzi hanno deciso di chiamare i vigili del fuoco anche perché l’amico, per cercare di liberarsi si era ferito e perdeva sangue. Da Jesolo è partito un automezzo polisoccorso con una squadra.
Nel frattempo, dai e dai, i ragazzi sono riusciti a cambiare posizione al corpo dell’amico che, con un ultimo dolorosissimo cambiamento e qualche lacerazione, è riuscito a liberare la testa proprio mentre i pompieri stavano arrivando.
Tanto sangue, il consiglio di rivolgersi al pronto soccorso, ma la gioia di poter liberare finalmente a pieni polmoni.
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