Pellegrini, la risposta della Fin: «Ha preso 750 mila euro in sei anni»

La federazione, dopo il tweet polemico della campionessa di Spinea, precisa i suoi guadagni nel periodo 2006/2012
Gian Mattia D'Alberto / lapresse.02-08-2013 Barcellona.sport nuoto.Campionati Mondiali di nuoto Barcellona 2013.nuoto.nella foto: Federica Pellegrini..Gian Mattia D'Alberto / lapresse.02-08-2013 Barcelona.Barcelona 2013 World Championship.swimming.in the photo: Federica Pellegrini
Gian Mattia D'Alberto / lapresse.02-08-2013 Barcellona.sport nuoto.Campionati Mondiali di nuoto Barcellona 2013.nuoto.nella foto: Federica Pellegrini..Gian Mattia D'Alberto / lapresse.02-08-2013 Barcelona.Barcelona 2013 World Championship.swimming.in the photo: Federica Pellegrini

ROMA. «Nel periodo 2006/12 l'atleta Federica Pellegrini ha ricevuto individualmente la somma di circa 750.000 euro dalla Federazione Italiana Nuoto, riguardante premi di classifica nelle competizioni internazionali e borse di studio ad esclusione dei premi inerenti il Club Olimpico e i contributi erogati dal Coni per le medaglie olimpiche». Lo afferma la Federnuoto (Fin) in un comunicato diffuso «al fine di dare una informazione chiara e trasparente in relazione alle notizie quotidiane diffuse a mezzo stampa inerenti i premi in denaro erogati». La questione è diventata di primo piano nelle ultime ore, complici i tweet con cui la Pellegrini ha polemizzato per le notizie legate ai premi relativi ai Mondiali 2009 e destinati alle società di appartenza degli atleti.

La nuotatrice di Spinea ha affermato di aver guadagnato solo tremila euro per le due vittorie ai mondiali. «Nello specifico dei mondiali di Roma 2009, l'atleta azzurra ha ricevuto 147.000 euro -prosegue la Fin riferendosi alla Pellegrini- frutto di due medaglie d'oro, tre record mondiali, e il piazzamento nella 4x200sl. In tal senso si specifica che tale somma rispecchia criteri meritocratici uguali per tutti gli atleti azzurri. Inoltre si conferma che sono erogati contributi alle società per l'alto livello relativi a criteri specifici meritocratici, e per particolari esigenze motivate».

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