Pd, Rosteghin nuovo segretario comunale

Battuto il presidente del Consiglio Turetta. In terraferma i renziani, alleati con Cuperlo, al 60 per cento
Robetto Turetta si candida alla carica di segretario comunale del PD comune di Venezia
Robetto Turetta si candida alla carica di segretario comunale del PD comune di Venezia

Sfida a due in vista della corsa per la candidatura a sindaco del 2015. Il nuovo segretario comunale del Pd è Emanuele Rosteghin, consigliere comunale dell’area Cuperlo, su cui sono confluiti soprattutto in terraferma i voti della componente renziana.

Oggi si chiuderanno le operazioni di voto negli ultimi due circoli, ma il risultato è ormai segnato. Con le votazioni che si sono concluse nella giornata di ieri, Rosteghin ha ottenuto 75 delegati contro i 48 dell’avversario Roberto Turetta, presidente del Consiglio comunale.

Un confronto serrato, anche se i votanti non sono stati molti. E qualche risultato clamoroso. Come il «cappotto» di Turetta nella sua Marghera, dove ha conquistato 11 delegati, lasciandone zero all’avversario. O, al contrario, a Carpenedo, il più grande circolo di terraferma, dove Rosteghin a sorpresa ha incassato l’80 per cento dei voti, unendo ai suoi il sostegno di molti renziani. 13 a 3 i delegati a Carpenedo, 9 a 1 quelli di Chirignago. Turetta vince a Castello e Cannaregio, Rosteghin in terraferma, dove è tradizionalmente forte l’area del partito che fa capo a Bersani e Cuperlo. In particolare a Mestre centro (5 a 1) e Castellana (6 a 1). In totale il candidato Rosteghin risulta vincitore con circa il 60 per cento dei consensi. Si delineano così le «squadre» all’interno del partito. Con una rottura all’interno dei renziani. Che nel centro storico con Jacopo Molina hanno appoggiato Turetta, in terraferma Rosteghin con Ferrazzi e Pierpaolo Baretta.

Si completa così l’organigramma del partito veneziano, che adesso ufficializzerà il nuovo segretario comunale e il direttivo veneziano.

Un organismo che potrebbe influire sulla scelta delle candidature per le prossime amministrative. Il candidato sindaco, prima di tutto. Non si sa ancora se l’attuale primo cittadino Giorgio Orsoni si ripresenterà. Se non sarà così il partito dovrà scegliere il nuovo candidato con il sistema ormai istituzionalizzato delle primarie. E lì i giochi saranno complicati.

Presto per fare ipotesi. Di mezzo ci sono le Europee e la tenuta del governo Renzi. Ma qualcuno già scalda i motori. E comitati spontanei sono già nati a sostegno di un’ipotesi Casson, l’ex pm senatore da tre legislature, candidato nel 2005 nella corsa persa per un pugno di voti contro Massimo Cacciari, sostenuto allora anche dal centrodestra. Si parla anche di Alessandro Maggioni, assessore ai Lavori pubblici, ex lettiano ora fedelissimo di Renzi. Di Pierpaolo Baretta, sindacalista Cisl e sottosegretario all’Economia. Del vicesindaco Sandro Simionato e dello stesso presidente del Porto Paolo Costa, che ha molti estimatori anche nella Cisl e nel centrodestra. Ma anche di esterni e di outsider. Che dovranno comunque misurarsi con le primarie.(a.v.)

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