Paties: «Un grazie a chi ci è stato vicino»

«Voglio ringraziare di cuore tutti i veneziani che ci sono stati vicini in questo momento difficile. Non riuscirei a farlo personalmente, perché la manifestazioni di affetto sono state davvero tantitssime. Ho sul mio tavolo un pacco di telegrammi che prima o poi spero di riuscire a leggere...»
Distrutto dal dolore ma grintoso come sempre, Eligio Paties affida così ai giornali il suo messaggio di ringraziamento per chi gli è stato vicino nei giorni della morte del figlio Roberto. Tante le testimonianze di affetto che sono venute dal mondo dello sport, dalle associazioni, dagli amici e da tanti veneziani.
Roberto Paties Montagner, direttore del Bonvecchiati, è morto improvvisamente all’ospedale di Padova dove si stava curando per una grave malattia che lo aveva colpito. Uno «stop» incomprensibile all’energìa che lo teneva in vita. «Casi rarissimi, succedono una volta su centomila», dice Eligio. La famiglia però non ha ritenuto di avviare azioni legali contro l’ospedale o i medici. E si è chiusa nel suo dolore. Trovando un antidoto nel lavoro. Il ristorante, fondato da Eligio Paties molti anni fa, non ha mai chiuso, I dipendenti si sono stretti intorno a Eligio e al figlio Diego. «La vita va avanti», commenta il noto ristoratore, da anni anche console russo a Venezia.
L’affetto per Roberto, rifoso Reyer e appassionato di basket, si è visto anche dall’enorme partecipazione ai funerali. Basilica di San Giovanni e Paolo strapiena, con gli striscioni della Reyer, i gondolieri in uniforme che lo hanno accompagnato a San Michele. Domenica, prima della pèartita con Cantù a cui erano presenti anche Eligio e il figlio Diego, un minuto di silenzio e tanti applausi per ricordarlo.(a.v.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia