Partecipate, ecco gli stipendi dei manager

Tutti i compensi dei manager delle società controllate del Comune. Ca' Farsetti ha reso noto in questi giorni l'aggiornamento delle retribuzioni di presidenti e membri dei consigli di amministrazione percepite nel 2012, che però in molti casi vanno adeguate, perché non tengono conto di quanto alcuni dei manager delle partecipate percepiscono con altre cariche. È il caso di Vittorio Ravà, che, in quanto amministratore delegato del Casinò percepisce un compenso annuo lordo di 54 mila euro (rimasto immutato) a cui però vanno aggiunti i circa 200 mila euro che riceve da direttore generale attraverso la sua società di consulenza manageriale Maieutiké Téchne. Ravà non percepisce alcun compenso come membro delle controllate Ranch e Dining & Service. Il presidente della società del Casinò Massimo Miani riceve 54 mila euro - come Ravà - ai quali vanno aggiunti i 19 mila 800 mila euro percepiti come presidente della controllata Marco Polo srl e i 5 mila di consigliere della Ranch, che controlla la sede di Ca' Noghera. Il presidente uscente di Actv Marcello Panettoni, per il ruolo ha percepito lo stipendio «ridotto» dalla Finanziaria di 54 mila euro. Ma a questo aggiunge circa 100 mila euro di compenso come «dirigente» dell'auditing, un servizio interno all'azienda e altri 100 mila euro come presidente nazionale di Federtrasporti.
Per gli altri consiglieri dell'azienda, Paolo Bonafè e Luca Scalabrin - ora divenuto presidente - 21 mila euro (lordi) annui. Il presidente uscente di Avm Giovanni Seno. . ora amministratore delegati - ha percepito circa 45 mila euro per il suo incarico. È di 36 mila euro invece il compenso come presidente di Spm (la società patrimoniale di Actv) Antonio Stifanelli - a cui assomma però lo stipendio più cospicuo da direttore generale - di 22.500 quello del vice Nadi Pettenò e di 11.700 quello dei consiglieri. Il presidente uscente di Vela Alessandro Moro ha percepito 31.500 euro, mentre i consiglieri Lorenza Pandiani e Gianni Casarin hanno percepito 11.250 euro ciascuno per il loro incarico. L'amministratore delegato di Veritas Andrea Razzini rinuncia al compenso per il suo incarico, ma percepisce circa 120 mila dall'azienda come direttore generale. Rinuncia anche al compenso di amministratore delegato di Veneziana Navigazione (7500 euro), accetta quelli da consigliere delegato di Insula (10 mila euro). Modesto il compenso del presidente del Consiglio di amministrazione di Insula Paolo Sprocati (23.400 euro), mentre quello di Venezia Marketing & Eventi Piero Rosa Salva - ora promosso alla guida di Vela dopo lo scioglimento della società - si ferma a 19.800 euro. Il presidente di Venis, la società informatica comunale, Sandro Codato, percepisce circa 25 mila euro, mentre il suo amministratore delegato Sergio Brischi, supera i 46 mila euro. Roberto D'Agostino, da anni presidente di Arsenale Venezia spa ha percepito per il suo incarico nel 2012 circa 43 mila euro, mentre un economista di fama come Francesco Giavazzi prende oltre 11 mila euro come consigliere. 54 mila euro vanno al presidente di Ames - la società di mense e farmacie - Pietro Lotto e praticamente altrettanti all'amministratore delegato Gianpietro Marchese. È di circa 28 mila euro il compensoi annuo di Alfiero Farinea, presidente dell’Immobiliare Veneziana.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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