Parte oggi il progetto di difesa delle barene lagunari

Durerà 48 mesi ed è stato progettato dall’Università di Padova usando materiali naturali. «Moto ondoso ed escavo dei canali stanno distruggendo habitat unici al mondo»

VENEZIA. Preservare Venezia partendo dalla sua Laguna, in particolare difendere dall’incessante erosione le barene e le paludi più interne della Laguna, questo si prefigge Life vimine, un progetto che prende il via oggi e sarà realizzato in 48 mesi, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova (prof. Luca Palmeri e dott. Alberto Barausse).

«Life vimine prevede interventi di ingegneria naturalistica – spiega il prof. Palmeri –, e andrà a insistere particolarmente sulla conservazione della zona lagunare nel comprensorio delle isole di Burano, Mazzorbo e Torcello e della Palude dei Laghi. Si tratta di habitat unici che stanno sparendo velocemente a causa dell’azione combinata di processi naturali e impatti umani, basti pensare alle onde generate dai natanti a motore, o alle alterazioni dell’idrodinamica lagunare date dallo scavo di canali.»

Il progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, ha un costo di oltre 2 milioni di euro e vede la partecipazione, tra gli altri, del Comune di Venezia, del Magistrato alle Acque di Venezia e del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.

«Le barene più interne e confinate – sottolinea il dott. Barausse – sono, per la loro stessa natura, difficilmente accessibili ai classici mezzi di contrasto dell’erosione. Utilizzeremo così tecniche di ingegneria naturalistica come fascinate, ovvero rami legati insieme con reti di materiale vegetale, refluimento di sedimenti, trapianto di zolle vegetate distaccate dalle barene a causa del moto ondoso, barriere frangivento e frangionda e pennelli in materiale ligneo. Gli interventi saranno svolti seguendo un’ottica di prevenzione basata sul controllo e la manutenzione ordinari, diffusi e continuativi del territorio, al di fuori della logica emergenziale. Un rigoroso monitoraggio ambientale verificherà l’effetto degli interventi.»

«Un approccio del genere potrà essere efficace – conclude il prof. Palmeri – solo se saremo capaci di rendere protagoniste del progetto le comunità legate al territorio. Il loro coinvolgimento andrà dalla creazione di tavoli di confronto fino alla partecipazione vera e propria alle attività del progetto. Grande importanza avranno anche analisi socio-economiche per valutare la sostenibilità nel lungo termine dell’approccio integrato alla gestione del territorio proposto in Life vimine.»

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