Par condicio violata L’Agcom bacchetta sindaco e Ca’ Farsetti

Par condicio non rispettata in periodo elettorale a Venezia: sul sito del Comune è apparsa una nota che fa riferimento ad una delibera di Agcom, la Autorità garante delle comunicazioni. L’Autorità ordina di rimuovere un post su Facebook di comunicazione istituzionale realizzato il 22 agosto dal profilo “Luigi Brugnaro sindaco”, il profilo personale del sindaco. Per 15 giorni va segnalata la non rispondenza a quanto previsto dall’articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, sulla comunicazione istituzionale. Va detto che il Corecom Veneto non aveva ritenuto di procedere sul caso di un post della pagina personale di Brugnaro, candidato alla rielezione, poi avvenuta, che annunciava il via ad importanti lavori delle fognature nell’area di villaggio San Marco a Mestre.
Di opinione diversa l’Autorità: l’istruttoria dell’Agcom risale ai giorni dopo l’esito delle elezioni, a seguito delle segnalazioni del prefetto del 3 settembre e del signor A.S. del 5 settembre. Per Agcom la pubblicazione, «essendo riferibile al sindaco di Venezia nella sua veste istituzionale, è riconducibile all’amministrazione comunale, interessata alle elezioni del 20 e 21 settembre 2020, di cui il sindaco uscente, responsabile e rappresentante legale, è stato a sua volta ricandidato sindaco». Per l’Autorità quel post non rispetta i requisiti della legge sulla par condicio in quanto «non è ravvisabile l’indispensabilità ai fini dell’efficace assolvimento delle funzioni dell’Amministrazione». E fa notare che il post pubblicato dal sindaco «riporta riferimenti alla Giunta e alle informazioni contenute nelle deliberazioni dell’organo esecutivo, con commenti in qualità di sindaco dell’Ente ed espressioni di soddisfazione per i lavori comunali da realizzare e di enfasi con valenza propagandistica». —
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