Vandali al Palio di Noale, danni agli allestimenti. L’amarezza dei volontari

Nella notte di sabato 7 giugno il raid nella zona delle taverne allestite dalla contrada del Gato all’ingresso della Rocca. Il presidente della contrada Fregonese: «Amarezza nel vedere certi giovani che non apprezzano il nostro impegno gratuito»

I danni agli allestimenti delle taverne della contrada del Gato
I danni agli allestimenti delle taverne della contrada del Gato

Un Palio di Noale amaro, prima ancora di iniziare i festeggiamenti. Brutta sorpresa, alle prime ore di sabato 7 giugno, per il presidente della contrada del Gato, Luigi Fregonese. Arrivato in zona Ca’ Matta, all’ingresso della Rocca, per completare gli allestimenti delle taverne, ha trovato i teli in tessuto divelti, la gabbia di tortura gettata sul Marzenego.

Ma la cosa che lo ha fatto arrabbiare di più è l’essersi accorto che i vandali avevano tentato di appiccare il fuoco.

«Sono giorni che lavoriamo per regalare alla nostra città e al territorio un evento di grande suggestione e aggregazione. E lo facciamo a titolo gratuito. Amareggia vedere che ci sono dei giovani, magari del nostro paese, che non apprezzano tutto questo e, forse perché annoiati della vita, si divertono a disfare quello che altri hanno faticosamente realizzato», è lo sfogo del presidente della più longeva contrada del palio noalese.

La zona in questione, ingresso della Rocca, è diventata da tempo ritrovo di un gruppo di giovani che approfittano della poca luce e del fatto di essere nascosti alla vista dei passanti. Già in passato alcuni residenti avevano segnalato che spesso si trovano bottiglie di birra per terra e altro tipo di rifiuti. Un punto di degrado in pieno centro.

La gabbia delle torture buttata in acqua
La gabbia delle torture buttata in acqua

«Lavoro con i giovani», commenta ancora Fregonese, che è docente al Politecnico di Milano, «e non farei questa professione se non avessi fiducia di loro. Il guaio è che alcuni faticano a comprendere il senso del mondo, magari perché alle spalle non ci sono genitori che li sanno educare al valore della responsabilità».

Solidarietà è stata espressa ai contradaioli del Gato dai referenti di tutte le altre contrade e dai responsabili dell’associazione Palio, primo fra tutti il presidente Massimo Casotto.

«Noale non è certo il bronx, ma ci sono situazioni che preoccupano anche chi, come noi, organizza degli eventi e spesso deve lasciare strutture di valore all’aperto magari per qualche notte. Credo che su questo dovremmo lavorare, magari anche coinvolgendo scuole e associazioni giovanili per far capire che ciò che è di tutti è anche mio. I recenti atti di vandalismo ad alcuni capitelli e ora questo alle strutture del Palio sono segnali di un disagio crescente. Il Palio coinvolge tanti ragazzi: siano loro gli ambasciatori presso i coetanei che appartengono a questi gruppi per far capire che stanno sbagliando», commenta Enrico Scotton, presidente della Pro Loco, solidale con la contrada del Gato.

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