Palazzo Molin a settembre sarà il nuovo hotel Experimental

Il palazzo tardogotico alle Zattere già sede dell’Adriatica trasformato in un albergo post-moderno francese
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 14.08.2019.- Palazzo Molin ex Adriatica alle zattere, prossima apertura di un Albergo.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 14.08.2019.- Palazzo Molin ex Adriatica alle zattere, prossima apertura di un Albergo.

VENEZIA. Da Palazzo Molin, storica sede della Compagnia Adriatica di navigazione, alle Zattere, a hotel Experimental. L’ennesima trasformazione alberghiera di un palazzo di uso pubblico o civile si realizzerà a settembre, con l’apertura di un nuovo albergo a gestione francese.

Il quattrocentesco palazzo tardogotico che si affaccia sul Canale della Giudecca, di fronte al Molino Stucky, è stato ora ristrutturato e trasformato in un hotel di 32 camere dal gusto post-modern affidato per gli interni alla designer francese Dorothée Meilichzon tra specchi ispirati alle finestre palladiane comodini d’alluminio con strisce d’acciaio.

Il Gruppo Experimental, che ha aperto l’albergo, è stato fondato da tre amici francesi appassionati della cultura del cocktail, che prima hanno aperto un cocktail club a Parigi e poi, dopo il successo, si sono allargati con wine bar, ristoranti e hotel a Parigi, New York, Londra, Ibiza e ora Venezia, abbinando l’ospitalità alla cura di bevande e ristorazione, abbinando alle camere, ristorante e bar, con terrazza e giardino.

Palazzo Molin era stata tra l’altro la residenza dell’ingegner Giovanni Stucky, il proprietario del Molino Stucky dall’altra parte del canale, che lo aveva addirittura preferito a Palazzo Grassi. Poi nel 1937 era stato acquistato dall’Adriatica di Navigazione, con una flotta allora composta da 32 navi che solcavano il Mediterraneo fino al Medio Oriente.

L’Adriatica passò poi di proprietà alla Tirrenia, Palazzo Molin compreso, che poi entrò, per le difficoltà del settore, in amministrazione straordinaria.

Proprio per fare cassa, la compagnia aveva poi deciso di mettere all’asta il palazzo che si sviluppa su 3 mila metri quadrati di superficie, compresi 700 metri quadrati di corte esterna, con accesso anche dal canale retrostante di Rio Ognissanti, raccogliendo subito ben tredici manifestazioni di interesse.

Ad aggiudicarselo alla fine è stata l’Experimental Adriatica srl, con sede a Milano, creata dalla società francese originaria proprio per concludere l’operazione. La destinazione a terziario era stata facilmente variata in ricettiva e residenziale, lasciando appunto campo libero per la trasformazione successiva di Palazzo Molin in albergo.



L’apertura di nuovi hotel a Venezia prosegue dunque imperterrita, al di là della delibera blocca-alberghi apprivata dal Comune che, anche per i cambi d’uso pregressi ma non ancora portati a termine, assomiglia, di fatto, a un “colabrodo”.

Tra le new entry in arrivo, l’Hotel Aquarius Venice che si affaccia su Campo San Giacono dall’Orio, ricavato dalla ristrutturazione del settecentesco Palazzo Pemma Zambelli, già sede Iuav. E, nel giro di due anni, il Rosewood Venice, ennesimo hotel di lusso ottenuto dalla ristrutturazione di Palazzo Donà Giovannelli, splendido, ma ormai fatiscente, dopo anni di abbandono, palazzo tardogotico tra Santa Fosca e il Rio di Noale, già sede in passato della casa d’aste Semenzato. Sarà gestito dai nuovi operatori cinesi del marchio Rosewood (che fa a capo alla New World China Lad ltd, colosso asiatici del real estate)che si stanno affacciando sul mercato alberghiero. In attesa del prossimo. —




 

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