Palazzetto Pescherie per la storia di Venezia

Il comitato di Rialto ha raccolto 850 firme per avere un museo del mercato del pesce

VENEZIA. Il Palazzetto delle Pescherie - che il Comune ha ceduto recentemente in proprietà alla Fondazione Musei civici per “risarcirla” della sottrazione di Ca’ Corner della Regina poi venduto alla Fondazione Prada - ospiterà comunque un percorso museale dedicato alla storia di Venezia, che terrà conto anche delle richieste dei cittadini della zona del mercato del pesce. Il Comitato Cittadini Campo Rialto Novo ha infatti lanciato a novembre una raccolta di forme per la creazione di un museo virtuale sulla storia del mercato di Rialto, proponendo appunto di collocarlo nel Palazzetto delle Pescherie.

L’elenco delle firme - oltre 850 - verrà presentato con una lettera nei prossimi giorni al sindaco Luigi Brugnaro. «Ci chiediamo» scrive nella lettera a Brugnaro il presidente del Comitato Gabriella Giaretta « perché non si sia cercato, fino ad oggi, di ricostruire la storia dell’antica Rialto, dei suoi commerci che proprio in questa zona ebbero il cuore, l’impulso e l’organizzazione. È noto che molto materiale documentario esiste disperso in edifici comunali o in depositi museali. Perciò vogliamo stimolare, con forza, la nuova Amministrazione Comunale a ricomporre il materiale che testimonia questa storia con mezzi, attuali, usufruibili da tutti e con l’aiuto degli atenei veneziani». In questi giorni i rappresentanti del Comitato hanno incontrato i vertici istituzionali della Fondazione Musei per proporre il loro progetto. Che sarà, in qualche modo, recepito in quello più ampio che l’istituzione sta progettando per il riuso del Palazzetto delle Pescherie e che avrà appunto al centro la storia di Venezia. Si tratterà, in pratica, di mostrare ciò che non è ancora presente o esposto sedi musei civici attuali, ma che serve comunque a definire altri aspetti della civiltà veneziana. Va ricordato che lo spazio disponibile dell’edificio delle Pescherie è di grande prestigio - con il loggiato che si affaccia sul Canal Grande che può essere utilizzato anche per presentazioni di eventi culturali - ma non particolarmente ampio e non si presterebbe, dunque, alla realizzazione di un museo vero e proprio. In precedenza l’Amministrazione Orsoni aveva pensato alla creazione qui di un museo dedicato all’arte islamica - con sponsor mediorientali e italiani - che aveva però suscitato molte proteste in particolare tra gli abitanti della zona. (e.t.)

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