Palais verso Jesolo silenzio e imbarazzo dallo studio Altieri

Da Thiene: «Non possiamo parlare, risolveremo con Cardin» Il nipote dello stilista dice di non sapere nulla dei contatti

MESTRE. «Non possiamo dire nulla».

E perché?

«È l’accordo con il nostro cliente, mi spiace», spiega gentile Valentina Altieri dell’omonimo studio di Thiene, che abbiamo contattato per risolvere lo strano caso del Palais Lumière, il grattacielo di 250 metri ideato dallo stilista Pierre Cardin e progettato dallo studio Altieri che doveva sorgere a Marghera e che ora sembra aver preso la strada di Jesolo; a insaputa però del suo ideatore.

Lo studio Altieri ha presentato il progetto della torre Cardin all’Amministrazione di Jesolo?

«Dovete chiedere a Cardin, è l’unico che può parlare».

Lo abbiamo fatto: Cardin dice di non saperne nulla. Si potrebbe pensare che abbiate presentato il progetto senza informarlo. Non sarebbe meglio chiarire come stanno le cose?

«Sono cose che risolveremo con il nostro cliente, di più non possiamo dire».

È stato il sindaco di Jesolo, tre giorni fa, a spiegare di essere stato contattato dallo studio vicentino e che in almeno due occasioni negli ultimi sei mesi ne ha incontrato i rappresentanti interessati a proporre il progetto per il litorale, comprensivo di spazio termale e campo da golf. C’è già anche un’area - ha spiegato il sindaco di Jesolo - individuata dietro Piazza Milano. Sabato abbiamo chiesto informazioni a Rodrigo Basilicati, nipote di Cardin e suo portavoce, il quale però ha risposto di non saperne nulla. E se lo studio Altieri avesse sondato il terreno con Jesolo, per vedere l’effetto che fa? «Tendo a escluderlo perché se lo avessero fatto», spiegava Basilicati, «avrebbero dovuto avvisarci e poiché nessuno ci ha avvisato ne deduco che non ci sia stato nessun contatto». Da Jesolo confermano e rilanciano, spiegando di credere nel progetto. E a Thiene che dicono? Bocche cucite. (f.fur.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia