«Ortopedia, Mirano torni operativa»
La richiesta: «Poco personale per mettere in atto la riorganizzazione»
MIRANO. «La Regione garantisca le risorse, finanziarie e umane, per sostenere la riorganizzazione ed il mantenimento dei servizi ospedalieri nel territorio». E’ un preciso appello a sostenere i cambiamenti in corso quello lanciato ieri dalla Conferenza dei sindaci dell’Asl 13, ma anche dalla stessa azienda sanitaria. Ad una delegazione trasversale del Consiglio regionale (presenti Daniele Stival, Lega, Giampietro Marchese, Ulivo e Francesco Piccolo, Udc), sindaci, primari e direttore generale hanno chiesto soprattutto impegni precisi per incrementare l’organico e mantenere così l’efficienza e l’eccellenza dei servizi. Ortopedia. «La riapertura a Mirano di un’unità operativa di Ortopedia è una necessità dettata dai fatti». A dirlo è Bruno Pigozzo, presidente della Conferenza dei sindaci, che snocciola a riguardo una serie di dati eloquenti. «Gli attuali 74 posti letto di Dolo non sono più sufficienti a fronte ai 100 accessi al giorno e 3.300 interventi l’anno. Si producono liste d’attesa d’attesa lunghe fino a 18 mesi, con fughe di pazienti per un valore di circa 7 milioni di euro nel 2006». Per contro Mirano registra sempre più accessi ortopedici ambulatoriali, con una raddoppiata incidenza di pazienti traumatizzati in arrivo dal Pronto soccorso (43 mila l’anno). Confermata dunque la riarticolazione del reparto tra i due presidi di Dolo e Mirano, con un aumento a 82 posti letto complessivi: 54 a Dolo, 28 a Mirano. «Bene così - afferma Sergio Candiotto, primario di Ortopedia - ma non basta: questa azienda ha dato più di quanto abbia ricevuto: c’è bisogno di un ulteriore slancio».
Riorganizzazione. Il piano riorganizzativo dei servizi prevede l’accorpamento, già in atto, della degenza Pediatrica e dell’attività di biologia molecolare e cellulare a Dolo, oltre all’unificazione della Farmacia ospedaliera. E’ previsto per l’autunno di quest’anno anche il trasferimento di Oncologia da Noale a Mirano, con una dotazione di circa 16 posti letto: il reparto si insedierà nel nuovo monoblocco, pronto, secondo il direttore generale Pietro Lavezzo, entro ottobre. A Noale verrà riunificata l’unità operativa di Lungodegenza riabilitativa e quella di Geriatria per un totale di 65 posti letto. Viene così data piena attuazione alla programmazione regionale che individua Mirano e Dolo quali ospedali per acuti e Noale per post-acuti a vocazione riabilitativa.
Personale. «A compromettere il buon esito di queste operazioni è la situazione del personale, mai così carente». Lo standard di 4,1 infermieri ogni mille abitanti dell’Asl 13 stride con la media regionale di 4,6 e nazionale di 5,4. «Ciò ha portato ad un accumulo insostenibile di ferie non godute, straordinari non recuperabili, difficile gestione delle assenze per malattia e maternità, assenza di formazione». In parole povere il non rispetto dei contratti di lavoro. Alla Regione l’Asl chiede un immediato incremento di organico di almeno un centinaio tra infermieri, medici e operatori socio-sanitari.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video