Operata alla cataratta la vista ritorna a 106 anni

LIDO. Da ragazza ha viaggiato come dama di compagnia dei reali egiziani e ne sapeva più di tutti in fatto di moda. Quando ha raggiunto una certa età ha iniziato ad appassionarsi di cruciverba e non si è mai persa la lettura di un quotidiano. Figuriamoci se una come lei poteva sopportare di rimanere seduta a vedere solo ombre o aver paura di un bisturi. Per non rinunciare ai suoi passatempi preferiti Ginevra Castellani, di ben 106 anni, chiamata dai familiari “Zia Gin”, si è regalata per Natale un intervento alla cataratta per poterci vedere ancora, continuare a rispondere ai quiz e leggere gli articoli.
Grazie alla dottoressa Antonella Franch, primario di Oculistica dell’Ospedale Civile, la nonnina veneziana, da qualche tempo residente al Lido, ha ritrovato il piacere di leggere. «La signora», ha detto il primario, «non ha subìto l’intervento, ma ha partecipato attivamente e ci ha davvero aiutati, collaborando attivamente durante la seduta operatoria».
“Zia Gin”, che in realtà tra due mesi supererà la soglia dei 107 anni, ha riacquistato la vista nel corso di un intervento in regime ambulatoriale, lasciando letteralmente a occhi aperti infermieri e medici che si sono complimentati per la sua tenacia, caparbia e prontezza di spirito.
«È una donna speciale e in gamba», hanno detto, «perché la sua cataratta era dura e chiamata in termini tecnici nigra, ma nonostante sia stato un po’ difficile aspirarla tutto si è risolto per il meglio».
Questa comunque è solo l’ultima avventura di “Zia Gin” che, nel corso del suo secolo di vita, ha visto cose che noi non ci possiamo neppure immaginare, come lo sfarzo e la ricchezza dei reali d’Egitto. L’ultracentenaria negli anni Trenta ha infatti curato il guardaroba di Fawzia, sorella del Re Faruq d’Egitto ed è stata perfino la sua dama di cortesia, ma questo è solo l’inizio. Zia Gin accompagnò Fawza in occasione del viaggio da favola verso la Persia, dove la principessa sposò lo Scià. Insomma, dopo aver riacquistato la vista, la signora è tornata a casa al Lido e non per mangiarsi un brodino.
I familiari raccontano che ancora oggi non rinuncerebbe mai a un piatto di pasta, ma questa volta per trascorrere un Natale indimenticabile i familiari hanno preparato una grandissima torta per festeggiare tutti insieme. «Donna di grande spirito», dicono i familiari, « per tutta la vita ha saputo accogliere sempre quello che c’è di bene in ogni cosa e a vivere tutto con leggerezza, sapendo che questo è il modo per affrontare le cose». Il recupero è stato veloce e ha confermato che di “Zia Gin” ce n’è solo una.
Vera Mantengoli
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