Operaio morto, patteggiano in quattro

Meolo. Paolo Tardelli, 42 anni, era rimasto schiacciato da una trivella in un cantiere autostradale

MEOLO. È morto schiacciato sotto l’enorme peso di una trivella d’acciaio. A perdere la vita era stato Paolo Tardelli, 42 anni di Porto Viro. Era dipendente della «Costruzioni Generali Xodo», ditta rodigina che aveva ricevuto in subappalto alcuni lavori per la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A4 Venezia-Trieste. Ieri, davanti al giudice veneziano Roberta Marchiori, che ha emesso la sentenza, hanno patteggiato la pena i quattro imputati, accusati di concorso in omicidio colposo. Queste le pene sulle quali il rappresentante della Procura e i quattro difensori si sono accordati: nove mesi di reclusione per Emilio Xodo, rappresentante legale della società edile di cui l’operaio deceduto era dipendente, dieci mesi di reclusione per Carlo Strozzi, responsabile del cantiere sull’autostrada, undici mesi per Federico De Nart, ingegnere preposto al cantiere, e un anno e due mesi per Fabio Michelini, il gruista.

Il tragico incidente sul lavoro era avvenuto il 17 gennaio di due anni fa nel microlotto di Meolo, uno dei nove a partire da Quarto d'Altino, per la costruzione della nuova corsia. Il punto esatto in cui si trovava il cantiere è lungo la strada vicinale Gasparini, quasi davanti alla Idealkart di Meolo, a pochi metri dalla carreggiata dell'autotrada A4 dove dall'estate di quell’anno erano iniziati i lavori della terza corsia autostradale coordinati dall’Autovie Venete. Quella mattina, verso mezzogiorno, gli operai al lavoro, come tutte le mattine, avevano sentito improvvisamente il tonfo sordo della enorme trivella che si era staccata dalla gru. L’operaio saldatore, che stava sotto, non aveva avuto nemmeno il tempo di spostarsi, rimanendo schiacciato sotto l'enorme peso della trivella che si era distaccata da una benna trivellatrice che la teneva sollevata da terra. Tardelli era un esperto saldatore e stava sistemando la testa del macchinario, utilizzato per perforare il terreno e infilarvi poi dei pilastri o altre infrastrutture. Era agganciata al suo supporto per la manutenzione che avviene normalmente prima dell'utilizzo. Tardelli ha perso la vita sul colpo.

Il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio dei quattro indagati, ritenendo che ognuno di loro avesse delle responsabilità: vista la pena, quello con maggiori responsabilità sarebbe stato colui che manovrava la gru dalla quale si staccata la trivella piombando sul operaio saldatore che stava lavorandosi proprio sotto. (g.c.)

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