Ok alla variante di via Bigolo Caccia ai fondi

Tra le novità appena inserite nel Dup 2021-2023 anche la bretella di via Milano per alleggerire il traffico Incognita sui finanziamenti
Scorze' - Nuova Rotonda tra Via Castellana e Via Milano.Scorze', 10/03/2020.Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile
Scorze' - Nuova Rotonda tra Via Castellana e Via Milano.Scorze', 10/03/2020.Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile

SCORZÈ

La variante di via Bigolo e la bretella di via Milano sono state inserite nel Documento unico di programmazione (Dup) 2021-2023 della giunta di Scorzè. Dunque c’è la volontà di portare avanti le due opere, anche se serviranno fondi degli enti sovracomunali. Non solo, il governo locale conferma l’opposizione all’eletrodotto di Terna da Martellago a Volpago del Montello (Treviso) e alla centrale elettrica di Rio San Martino. Tradotto: si continuerà a mantenere la linea degli ultimi anni.

Per quanto riguarda la viabilità, le due strade consentiranno di togliere un bel po’ di traffico dal cuore di Scorzè e renderlo più fluido; la variante di via Bigolo, ad esempio, collegherebbe Rio San Martino con la Noalese, zona Drizzagno, mentre la bretella di via Milano, viaggerebbe parallela alla Castellana, partendo dalla stessa via Milano e arrivando all’incrocio della Crosarona, al confine con Trebaseleghe. Nel primo caso, l’arteria consentirebbe di tenere fuori un po’ di mezzi pesanti dal centro del capoluogo e andrebbe a formare quell’anello attorno a Scorzè complice pure la tangenziale sud. Nel secondo, andrebbe a sgravare via Milano, dov’è aumentato il traffico l’apertura delle due rotatorie all’estremità e della stessa tangenziale sud. Le idee sono sul tavolo da tempo ma è indubbio che il Comune dovrà chiedere dei finanziamenti perché non riuscirebbe mai a fare le strade con soldi propri.

Riguardo all’elettrodotto da 380 mila volt, più volte da queste parti, e non solo, ci si è detti contrari. Pure i cittadini si sono espressi in modo negativo. Lo stesso consiglio scorzetano, unanime, lo ha fatto con dei documenti. Anche la sottostazione da realizzare verso via Guizza Alta a Rio San Martino, in zona San Benedetto, non piace molto e pure qui il parlamentino locale si era espresso in modo negativo. Si parla di un’area dove saranno espropriati 7 mila metri quadrati per un punto di derivazione che occuperà metà della superficie. Si vorrebbe costruire quella elettrica a Volpago del Montello, per rendere le attuali reti a 132 mila volt e 220 mila volt più moderne, sicure ed efficienti. —



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