Nuovo hotel di San Giobbe, inizio in salita: il Comune di Venezia ricorda che c’è il blocco

Ca' Farsettiesclude che ci possano essere deroghe per il progetto dell’ albergo di lusso da 230 stanze nell’ex Orto Botanico

VENEZIA. Niente Grand Hotel a San Giobbe. Gli ambiziosi programmi edilizi del gruppo Marseglia, che intende costruire sul terreno acquistato nell’area dell’ex Orto Botanico un albergo da 230 stanze, sono per il momento destinati a restare sulla carta.

«C’è una delibera approvata che stabilisce il blocco per l’autorizzazione di nuovi hotel nella città storica», tagliano corto a Ca’ Farsetti, «difficile che ci possa essere una deroga con variante per questo nuovo grande progetto».

Il sindaco Luigi Brugnaro afferma di non avere mai ricevuto progetti depositati, né richieste di autorizzazione. Ma il blocco stabilito con la delibera approvata dal Consiglio comunale sembra lasciare poco spazio alla nuova iniziativa. Blocco che si potrebbe «aggirare» con un voto del Consiglio comunale sulla Variante urbanistica e il cambio d’uso (da verde e a ricettivo). Ma in questo momento non sembrano essercene le condizioni, né tecniche né politiche.

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 06.12.2017.- Area ex enel, San Giobbe.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 06.12.2017.- Area ex enel, San Giobbe.

Il nuovo hotel di lusso vista-laguna dell’imprenditore pugliese sembra dunque destinato a rimanere un sogno. Marseglia ha garantito proprio nelle ultime ore che la nuova edificazione sarebbe stata rispettosa della storia dell’Orto Botanico. «Non sono i nuovi alberghi il problema di questa città ma i Bed and breakfast», ha dichiarato. Ma sembra non bastare. La storia dell’area dell’ex Orto Botanico a San Giobbe è antica. Area verde di proprietà dell’Enel, che aveva in zona anche le sue centrali elettriche e le case dei dipendenti. Area pregiata, a fianco del chiostro e della chiesa di San Giobbe dal magnifico portale, gestita dai padri canossiani. Rimasta però in stato di abbandono per un almeno un decennio. Negli ultimi anni terra di scorribande di teppisti. Succede che la società San Giobbe srl di Giuseppe Malaspina acquista dall’Enel i terreni. Ma alle prese con difficoltà finanziarie, è costretta ad abbandonare il progetto di edificazione e a vendere. Acquista il gruppo dell’imprenditore pugliese, già proprietario in laguna dello Stucky (Grand hotel Hilton) e dell’hotel Sagredo a Santa Sofia, anch’esso passato di mano nei mesi scorsi sempre dal gruppo Malaspina.



Già nel 2013, all’epoca della giunta di centrosinistra guidata da Giorgio Orsoni, Marseglia aveva presentato il suo progetto. Oggi perfezionato dagli architetti Diego Baldo, Stefano Stanghellini, Patrizio Giulini e Valentina Cosmi. Con la richiesta per ottenere la Variante urbanistica. Ne ha parlato anche con il presidente della Municipalità Andrea Martini, che ha convocato per oggi pomeriggio un’assemblea pubblica sul tema. Ma l’ostacolo più grande per il nuovo hotel è il blocco per i cambi d’uso. —


 

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