Nuovi dg, all'Usl 4 Veneto orientale Mauro Filippi: l'ex infermiere promosso direttore generale

Ex infermiere in varie strutture sanitarie della provincia di Venezia e Treviso, è arrivato alla direzione dei servizi socio sanitari dell’Usl 10, poi divenuta 4, del Veneto orientale. Ma non si è fermato a questo incarico, tanto che oggi è lui a succedere a Carlo Bramezza

SAN DONA'. L’Usl 4 riparte dalla base con una “soluzione interna” che ha colto tutti, o quasi, di sorpresa. È Mauro Filippi il nuovo direttore generale dell’azienda sanitaria del Veneto orientale. Cinquantasette anni, due lauree ne settore sanitario, ha scalato l’azienda dal primo gradino.

Ex infermiere in varie strutture sanitarie della provincia di Venezia e Treviso, è arrivato alla direzione dei servizi socio sanitari dell’Usl 10, poi divenuta 4, del Veneto orientale. Ma non si è fermato a questo incarico, tanto che oggi è lui a succedere a Carlo Bramezza.

Ha iniziato come ausiliario, poi laureato a Roma in Professioni sanitarie Scienze infermieristiche con il massimo dei voti quindi in Scienze dell’educazione all’università di Trieste, sempre con lode. Una carriera maturata sul campo, sfavillante e veloce dimostrando doti manageriali e sensibilità riconosciute da tutti.


Elegante, formale nel lavoro, ma anche umano e con la battuta pronta nei momenti opportuni, Filippi rappresenta un traguardo anche per la sua categoria, quella da cui proviene e che ha sempre difeso, dimostrando che si può arrivare ai vertici di un’azienda senza essere necessariamente medici o manager con conoscenze importanti alle spalle.

Ha iniziato a lavorare nel 1982, alla casa di cura di Monastier, poi alla casa di cura Rizzola a San Donà, quindi a Jesolo, Venezia, Mestre e dal 1997 all’Usl 10 poi diventata Usl 4. È stato scelto perché conosce alla perfezione la macchina amministrativa e sanitaria e per la sua professionalità e impegno a favore delle fasce deboli. Caratteristiche che lo hanno messo in evidenza anche durante l’emergenza Covid quando è riuscito a limitare i contagi nelle case di riposo che ha subito blindato. E ha sempre dimostrato massima attenzione verso gli anziani, come i disabili.


Dottor Filippi cosa pensa del traguardo raggiunto?

«Ne sono orgoglioso, questo vale per me e per tutti quanti esercitano la mia professione, e più in generale per l’Usl 4 che al momento ha tre direttori, il dottor Bramezza che andrà all’Usl 7 Pedemontana e la dottoressa Maria Grazia Carraro all’Usl 1 Dolomiti».

Si metterà subito al lavoro in un’Azienda che conosce bene: quali priorità?

«C’è sicuramente molto da fare e penso al rinnovamento dei tre ospedali proseguendo nel solco tracciato dal dottor Bramezza, con molta attenzione al territorio e soprattutto alle fragilità, penso dunque agli anziani o ai disabili, per i quali è confermato il massimo impegno».



Cosa prevede per le tre strutture sanitarie del territorio del Veneto orientale?

«Ci sarà un ulteriore potenziamento dell’ospedale di Portogruaro che deve restare un presidio e un argine al confine per non perdere pazienti verso il Friuli. Resterà un polo chirurgico di altissimo livello. Quanto all’ospedale di San Donà, serve un rinnovamento importante quale polo medico di eccellenza. L’ospedale di Jesolo, passata l’emergenza Covid, sarà sempre un polo riabilitativo di riferimento provinciale».

E l’ospedale unico del Veneto orientale?

«Lo escludo, perché bisognerà proseguire nell’impegno verso il rinnovamento e miglioramento delle attuali strutture ospedaliere che saranno sempre un punto di riferimento».

Cosa vorrebbe dire al personale che oggi la conosce quale nuovo direttore generale?

«Che il lavoro, l’impegno, il credere in ciò che si fa permette anche di partire dalla base e crescere fino a dove oggi sono arrivato io con tanto orgoglio». —

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