Nuove case in social housing nell’ex fabbrica delle perle di Murano

Partiti i lavori alle ex Conterie per le prime 16 grazie a un finanziamento ministeriale di 6,5 milioni. Riprese le bonifiche, al termine dell’intervento gli appartamenti saranno 64

MURANO. È finalmente partito, dopo che se ne parlava da anni, l’intervento per la realizzazione di 16 alloggi destinati a social housing nel complesso delle ex Conterie di Murano, nell’edificio B, con un finanziamento ministeriale impiegato di 6,5 milioni di euro.

Oltre agli alloggi, di cui si sta realizzando per ora la parte strutturale, saranno anche realizzati due locali destinati alle attività per la residenza. Il Comune ha avviato anche dopo anni di attesa le opere di bonifica e di urbanizzazione necessarie a rendere abitabili altri 36 alloggi sempre nel complesso delle Conterie, una volta fabbrica di perle di vetro, che sono finiti da tempo ma che non sono mai stati assegnati proprio perché non erano state realizzate le indispensabili opere di bonifica, nell’area dell’edificio.

Queste opere sono inoltre fondamentali per rendere disponibili altri dieci alloggi costruiti nell’area che fa riferimento all’Ater e che sono anch’essi già terminati da tempo e potranno essere assegnati appena concluse le bonifiche, che si trascinavano da anni. In tutto quindi a Murano saranno quindi disponibili 64 appartamenti.

Importante ricordare che recentemente è stato altresì raggiunto un accordo con Italgas per il potenziamento della rete gas per le necessità di tutta l’Area Conterie.

Un ostacolo importante che è stato superato, dopo mesi di incontri e trattative, è stato l’allacciamento della dorsale del gas che non era mai stato completato e delle varie utenze.

Il complesso “ex Conterie” si affaccia nel punto di incontro del Canal Grande e del canale di San Donato. Votato alla produzione del vetro dal 1830, si estendeva su un’area di 22 mila metri, con buona parte dei lotti edificati attorno alla fine dell’Ottocento.

La crisi del settore ha portato, nel 1993, alla chiusura definitiva e dismissione degli impianti, seguita dall’acquisto, nel 1995, da parte del Comune di Venezia che l’ha destinata alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica, un albergo, negozi e laboratori per l’artigianato. Preliminare alla realizzazione dei nuovi edifici è stata la bonifica di un terreno contaminato da metalli pesanti (arsenico, cadmio, rame, mercurio, piombo, zinco) su circa 14 mila metri quadri fino ai 2 metri di profondità.

Le operazioni di bonifica sono state completate finora al 60 per cento e hanno permesso la realizzazione dell’albergo Lagare Hotel Venezia, aperto nel 2011, e dei primi 36 alloggi pubblici. —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia