Novembre il mese più nero per gli episodi di acqua alta

Un anno “disgraziato” per le acque alte a Venezia, soprattutto rispetto a quello precedente, con segnali ormai evidenti anche in laguna dell’innalzamento dei mari. È il 2012 appena concluso, nel...

Un anno “disgraziato” per le acque alte a Venezia, soprattutto rispetto a quello precedente, con segnali ormai evidenti anche in laguna dell’innalzamento dei mari. È il 2012 appena concluso, nel bilancio stilato sull’andamento mareografico dell’annata, stilato dal Centro Previsioni e Segnalazioni Maree. Le maree uguali o superiori a 80 centimetri sono state infatti ben 103 - una ogni tre giorni - contro le 60 del 2011. Registrati anche nel 2012 8 casi di marea eguale o superiore a 110 centimetri, con due punte sopra il metro e 40 che hanno messo in crisi buona parte della città. Nel 2011, invece, quota 110 fu raggiunta una sola volta. Ci si può consolare solo con il confronto con gli anni ancora precedenti, perché le alte maree uguali o superiori a 80 centimetri furono 202 nel 2010 e 125 nel 2009 e quelle a quota 110 furono 18 nel 2010 e 16 nel 2009. La punta massima annuale di marea è stata registrata l’11 novembre alle ore 9.25 con un livello di 149 centimetri. Il livello del medio mare è risultato intorno ai 29.5 centimetri sullo zero mareografico di Punta della Salute, lievemente superiore ai 29.1 centimetri del 2011, ma nettamente inferiore a quelli degli anni precedenti (40.1 nel 2010, 33.2 nel 2009): rimane comunque ancora piuttosto elevato. Il dato conferma un trend di elevazione del livello, che negli ultimi dieci anni ha avuto una media di 28.8 centimetri, dovuti quasi tutti all’innalzamento del livello del mare. Il 2012 rimarrà comunque nella memoria, dopo un anno di assoluta tranquillità – le sirene non hanno suonato dal 16 febbraio 2011 al 27 ottobre 2012, cioè per venti mesi – per i due eventi ravvicinati di marea eccezionale, superiori a 140 centimetri, i 143 cm del 1° novembre e i 149 centimetri dell’11 novembre (al sesto posto nella graduatoria delle maree eccezionali). Il direttore del Centro Maree, Paolo Canestrelli, ha voluto ricordare che straordinario è stato però l’evento dell’11 novembre, perché in quella circostanza tutti gli elementi che concorrono all’acqua alta eccezionale si sono presentati in laguna perfettamente in fase tra di loro. In quella situazione i tecnici del Centro dovettero abbandonare le previsioni modellistiche ed elaborare nuove previsioni sulla base dell’osservazione e del monitoraggio delle stazioni di rilevamento in alto Adriatico: previsioni comunque a brevissima scadenza e senza essere a conoscenza in quel momento del ciclone che si era abbattuto sul basso Adriatico e che aveva prodotto anche un’onda che aveva raggiunto l’alto Adriatico. Canestrelli ha rilevato che l’evento dell’11 novembre è allo studio del Centro Maree per ricalibrare i coefficienti dei modelli statistici, ma ha anche ricordato la necessità di investimenti per la ricerca, in modo da perfezionare sia il monitoraggio sia la modellistica previsionale.

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