Nove tonnellate di rifiuti in laguna a Caorle «E ci sarebbe da fare per almeno altri tre mesi»

L’iniziativa dell’Associazione cacciatori veneti in accordo con Asvo e Comune. «Raccolti 650 sacchi con 25 barche: sconcertante» 

la pulizia

Una domenica in barca, a recuperare rifiuti nelle valli della Laguna di Caorle. Ne hanno recuperati circa 9 tonnellate. «Sono una minima parte di quelli che purtroppo ci sono, là fuori». Così i membri dell'Associazione cacciatori veneti, promotori di una iniziativa di pulizia della laguna a cui hanno aderito alcuni ragazzi di Caorle.

Tommaso Favero, referente di Caorle di questo organismo, ha voluto illustrare i numeri della grande raccolta, assieme ai presidenti di Eraclea Michele Perlin e del nucleo provinciale Mattia Rossi. «Il nostro evento» racconta «era patrocinato dal Comune di Caorle, assieme ad Asvo che entro breve smantellerà tutto il materiale recuperato».

Sono intervenuti un centinaio di cacciatori volontari da tutta la laguna di Caorle con partenza da tre punti di ritrovo sparsi per tutta la laguna lungo il canale Nicesolo, da Sindacale a Falconera. Sono state coinvolte circa 25 imbarcazioni partite da Sindacale, Valle Rotelle, Caorle Falconera. «Abbiamo raccolto 650 sacchi di rifiuti, a cui dobbiamo aggiungere pneumatici, frigoriferi o congelatori, televisori, taniche di benzina, e bombole di gas. Di queste ne abbiamo contate ben 40». Presenti alla manifestazione anche gli assessori Riccardo Barbaro e Giuseppe Boatto.

Una raccolta ingente, oltre il pensabile. Possibile che in laguna si riversino tutti questi rifiuti, per la maggior parte ingombranti? «Probabilmente» azzarda Tommaso Favero «la quasi totalità dei rifiuti deriva dai Comuni attraversati da vari fiumi come Lemene, Livenza e Tagliamento, che hanno dei collettori che sfociano nella nostra laguna. Ma anche da frequentatori autoctoni o comunque turisti che vanno sensibilizzati. Il dato sconcertante è che l' immondizia raccolta è da considerarsi una minima parte rispetto al lavoro c’è ancora da fare. Facendolo ogni domenica impiegheremmo almeno due o tre mesi per raccogliere tutto quello che c’è e non dovrebbe esserci».

La manifestazione dei cacciatori avrebbe dovuto tenersi ancora nel 2020, ma in quel tremendo anno si registrò l'annullamento. Le restrizioni vigenti hanno fatto slittare ulteriormente l'appuntamento, inizialmente previsto per il 21 marzo, a domenica scorsa. Alcuni dei partecipanti non avrebbero mai potuto immaginare che la laguna di Caorle fosse ridotta in questo stato di inquinamento.

Anche per lo sdegno registrato in molti hanno voluto condividere le immagini e le foto dei recuperi. Ha spaventato la presenza di alcuni pannelli. «Non si tratta di eternit» conclude Favero «ma non escludiamo che in passato ci siano stati abbandoni di questo materiale in laguna. Va incentivata la cultura dell'ambiente. Spesso noi cacciatori siamo accusati di essere dei talebani, ma non è così. Ognuno di noi, durante le battute, è munito di un sacchetto per la raccolta della sporcizia». Fino a raccoglierne, a volte, tonnellate. —

Rosario Padovano

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