Notte bianca, seimila euro della discordia

CAVARZERE. La grana era già scoppiata in campagna elettorale. Quei seimila euro destinati, dalla giunta cavarzerana, agli organizzatori della «Notte bianca al quadrato» non erano piaciuti all'opposizione e ai suoi candidati sindaci. Adesso la questione torna alla ribalta perché è stata pubblicata all'albo pretorio proprio la delibera di giunta che assegna quei soldi. Cosa c'è di strano? Secondo i candidati sindaci sconfitti, i tempi e i modi. La somma da destinare alla manifestazione è stata decisa formalmente il 25 maggio, dieci giorni prima del voto che ha riconfermato il sindaco Tommasi. La Notte bianca si terrà il 23 e 24 luglio: visto che una eventuale diversa amministrazione avrebbe potuto decidere diversamente, non era il caso di aspettare due o tre settimane? Il contributo, poi, è il doppio di quanto veniva erogato gli anni precedenti per la stessa manifestazione: come mai? La delibera non lo spiega. A far nascere la polemica, un mese fa, era stata anche la “intersezione” tra le persone che curano l'organizzazione della Notte bianca e la gestione del giornale locale La Piazza, considerato, da qualche candidato, troppo “partigiano” a favore del sindaco uscente. Così tre dei sette candidati sindaci avevano disertato il dibattito pubblico organizzato proprio da La Piazza e uno dei partecipanti, Parisotto, aveva criticato pubblicamente proprio quella delibera (non ancora pubblicata, in quel momento) citandola come causa dell'assenza dei tre colleghi. Per precisione, comunque, va detto che la delibera è stata votata dal sindaco Tommasi, e dagli assessori Fontolan e Crocco, ma non da Sacchetto e Mischiari che erano assenti. Inoltre, si tratta, formalmente, solo di un atto di indirizzo che stabilisce il «massimo» contributo erogabile, ma non fissa il minimo. (d.deg.)