Nonnismo all'Aeronautica verso l'allieva di Mira, chiamato in causa il Ministero

MIRA Il Ministero della Difesa è stato citato come responsabile civile per rispondere di eventuale omessa vigilanza nel processo che vede imputati otto sergenti del 70esimo Stormo dell’Aeronautica di Latina.
I militari sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di lesioni personali pluriaggravate in concorso per il caso denunciato dall’ex allieva ufficiale Giulia Schiff di Mira dopo il “battesimo del volo”.
Martedì la prima udienza. È stata la parte civile, con l’avvocato Massimiliano Strampelli, a chiedere la citazione del Ministero nel procedimento. Il collegio giudicante del Tribunale Militare presieduto dal giudice Gabriele Casalena ha rigettato invece la richiesta di sostituzione di un magistrato militare, chiesto sempre dall’avvocato Strampelli per la parte civile, secondo cui c’erano “gravi motivi di convenienza” da parte del magistrato militare in quanto ufficiale dell’Aeronautica, forza militare con la quale Giulia Schiff è in causa.
Non sono stati ammessi come parti civili il Partito Radicale e Maison D’Antigone, un’associazione di promozione sociale impegnata a contrastare la violenza contro le donne. Con la non ammissione dell’associazione a difesa delle donne, il Tribunale sembra inquadrare la vicenda e le possibili accuse come lesioni e non come possibile violenza di genere.
Il difensore di cinque degli otto imputati, l’avvocato Michela Scafetta, intanto ha citato come testimoni gli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti. Saranno chiamati con ogni probabilità a ricostruire i rituali tipici dell’Accademia. La vicenda in questione risale all’aprile del 2018 quando Giulia Schiff, che oggi ha 22 anni, vinse il concorso per diventare ufficiale di complemento dell’Aeronautica ed entrò all’Accademia di Pozzuoli. Al termine del tirocinio alla Scuola di volo a Latina, Schiff era stata sottoposta, nonostante non lo volesse, al “battesimo del volo”, un rituale tra commilitoni. Tutto venne ripreso in un video.
Una perizia, oltre al filmato, punta a dimostrare come la giovane allieva avesse ricevuto in quell’occasione colpi al fondoschiena e che, portata di peso, fu spinta con la testa contro l’ala di un aereo, oltre ad essere sottoposta al tradizionale bagno nella vasca della scuola di volo. Il processo punta a far luce su quelle presunte violenze del 2018.
«Siamo molto soddisfatti», spiega l’avvocato della Schiff, Massimiliano Strampelli, «della decisione del Tribunale di citare il Ministero della Difesa. Dovrà chiarire se e come ha evitato che quei fatti si verificassero». Massima soddisfazione anche da parte di Michela Scafetta, difensore di cinque imputati. «Sono state respinte quasi tutte le richieste della controparte», spiega, «Siamo contenti che sia stato chiamato il Ministero. Ciò permetterà di fare massima chiarezza».
Giulia Schiff, che inizialmente aveva ottenuto la sospensiva del provvedimento da parte del Tar del Lazio ed era stata reintegrata nell’Aeronautica a giugno del 2019, è stata espulsa dall’Aeronautica lo scorso anno. La prossima udienza del processo iniziato ieri è stata fissata per il 7 maggio. Infine anche la Procura di Latina ha aperto un fascicolo per violenza privata nel quale la Schiff è parte offesa. La prima udienza è fissata per il prossimo novembre. —
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