«Non si poteva fare altrimenti, i problemi non sono finiti»

Difende le scelte aziendali, ricorda i tagli subiti dalla Regione e motiva le scelte da parte del Policlinico San Marco. Il vicedirettore generale Francesco Camisa torna a parlare della situazione della clinica nel giorno in cui i licenziamenti sono divenuti realtà.
«La procedura è stata avviata», conferma il dirigente. «Un gesto doloroso per noi, figuriamoci per chi ne è rimasto coinvolto. Non abbiamo la presunzione di poterlo capire, ma la situazione era estremamente grave e se questa scelta è stata fatta è solo per impedire che a repentaglio finissero tutti gli altri posti di lavoro».
Sul numero di addetti per i quali è partita la procedura non conferma e non smentisce, Camisa, «per non violare la privacy di nessuno». Poi aggiunge: «Mi auguro e spero che davvero ci vengano assegnati gli ultimi dieci posti letto di hospice. Se così fosse, potrebbe esserci un ricalcolo degli esuberi, ma ricordo a tutti che la Regione ci ha tagliato 10,5 milioni di euro dal budget annuale e ne avanziamo ancora 13,2 per quanto riguarda servizi già erogati in convenzione nel corso del 2012 e in questi primi mesi del 2013. Sfido qualsiasi azienda ad andare avanti in queste condizioni senza fare un piano di riorganizzazione. Nel conto ci si devono mettere anche i circa 800 mila euro di interessi passivi dovuti ai mutui bancari accesi per pagare stipendi e fornitori, visto che avanziamo ancora quei 13,2 milioni».
E ancora: «Siamo di fronte a una situazione difficile per la nostra azienda. E non è escluso che in futuro siano prese altre decisioni. I problemi non sono finiti e noi dobbiamo cercare di mantenere in salute la società. Rimaniamo a disposizione delle autorità e dei sindacati, ma non si poteva fare altrimenti stante la situazione esistente».
Per quanto riguarda la manifestazione di protesta di domani davanti alla clinica privata annunciata dai sindacati Cgil e Uil, Camisa la vede così: «Non credo che si debba protestare contro di noi, forse i responsabili di questa situazione non sono al Policlinico San Marco. Tutti sono comunque liberi di manifestare». (s.b.)
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