«Non può evitare gli ostacoli il tram nel traffico è un pericolo»

L’urto con un furgoncino ha provocato dieci feriti tra i viaggiatori: saranno sentiti dai vigili Residenti impauriti: lungo elenco di incidenti, molte le biciclette finite con le ruote nelle rotaie
Di Carlo Mion

MESTRE. Dieci feriti leggeri che dopo essere stati medicati al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo sono tornati a casa. Feriti venerdì nello scontro tra un furgone in retromarcia e un tram della “linea 7”, in via San Donà e che saranno sentiti dalla polizia locale che si occupa della ricostruzione dell’incidente. E in via San Donà più di una persona solleva la questione di quanto sia pericoloso, non tanto il tram, ma la sua promiscuità con il resto del traffico. La signora Antonella Nordio che vive non lontano dalla fermata Pineta, dove è avvenuto l’incidente, dice: «Il tram corre piano, al massimo 40 chilometri orari, ma non può evitare nessun ostacolo, può solo frenare. Altre volte ci sono stati piccoli incidenti proprio perché il conducente si è trovato, all’improvviso un ostacolo sulla sua strada. Per non parlare delle biciclette che finiscono con le ruote dentro le rotaie».

Fino ad ora è l’incidente più grave capitato ad un convoglio del tram. All’interno delle vetture venerdì, quando è avvenuto lo scontro, intorno alle 11, c’era una sessantina di persone. Il convoglio era partito da via Sernaglia ed era diretto a Favaro. A colpirlo in retromarcia è stato un furgoncino dell’Italgas, il cui conducente è rimasto sotto choc. Per colpa dell’urto due grandi vetri della prima carrozza sono andati in frantumi. All’interno del tram è stato il panico, diverse persone sono uscite dai finestrini. Alcune si sono ferite con i vetri, in maniera non grave.

Il più spettacolare degli incidenti è avvenuto la vigilia di Natale dello scorso anno quando il conducente di una Mercedes in via Ca’ Rossa, convinto di poter sorpassare un convoglio del tram in tempo, prima che in senso opposto ne arrivasse un altro, è rimasto incastrato con l’auto tra i due tram. In un colpo solo mise fuori uso ben due convogli e ci volle parecchio tempo per spostare i vari veicoli. A marzo, in via Colombo, una donna in bicicletta finì a terra perché toccata da un tram mentre percorreva la via nello stesso senso di marcia. Riportò parecchie ferite e pure una grave frattura.

Da quando è entrato in funzione ci sono stati anche alcuni piccoli tamponamenti con veicoli, tutte cose di poco conto. Ci sono pure incidenti indiretti. O meglio tutte le cadute avvenute da quando le rotaie sono state posate. A cadere come birilli, soprattutto all’inizio, sono stati i ciclisti e in numero minore chi viaggiava con moto e motorini. Le cadute da rotaie sono state decine e decine con conseguenze anche gravi per chi finiva sull’asfalto.

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