«Non chiudete la parrocchia» Un nuovo appello al Patriarca

il caso
Per Natale il Patriarcato riceverà in dono una busta con le firme delle oltre 1.500 persone che chiedono che si tenga aperta la parrocchia di San Francesco della Vigna. A fine ottobre, senza che nemmeno i frati lo sapessero, il Patriarcato ha infatti comunicato che, a causa del numero esiguo di preti, la parrocchia sarà chiusa. I frati presenti, solo cinque, non riescono a seguire anche la parrocchia perché sono impegnati in tantissime altre attività, come la gestione del convento, dell’istituto e della biblioteca.
I cittadini, quando hanno appreso la notizia, si sono riuniti in un’assemblea e hanno provato a chiamare il Patriarcato, ma dopo la comunicazione non c’è stata più risposta. L’appello per la raccolta firme, pubblicato sul sito Change.org, è partito proprio dai cittadini che si sono offerti di gestire la parrocchia fino a quando non sarà di ritorno Frate Pedro che ha dato la sua disponibilità a rientrare. Il frate in questione deve infatti per motivi personali andarsene per qualche mese, ma nonostante la sua disponibilità a tornare, sembra che verrà destinato in altri posti. «Nella parrocchia si riuniscono tantissime associazioni e persone di ogni età» spiega il portavoce dell’assemblea Simone De Bellonia. «Ci sono l’associazione San Francesco che organizza diverse attività, inclusa la festa di Sant’Antonio e la manifestazione di Natale, i gruppi di catechisti e di volontariato e il gruppo di lavoro per signore. È davvero un peccato che in uno dei pochi posti di Venezia che sono ancora rimasti abitati da residenti si tolga una parrocchia che ha una grandissimo ruolo di aggregatore sociale». Da anni la Chiesa si è appellata ai frati per chiedere a qualcuno di trasferirsi qui, ma senza esito. Così anche il Patriarcato ha preso una decisione che i cittadini chiedono però di rivedere, dando loro stessi la disponibilità di gestire la parrocchia, di aprile e di chiuderle e di tenerla pulita. La preoccupazione è che questa sia una prima mossa per poi smantellare tutta la struttura che si trova, secondo i cittadini, in un’areache fa gola a imprenditori senza scrupoli. Se è vero che a Messa si vedono soltanto una trentina di fedeli, è anche vero che i cittadini si sono sempre fatti in quattro per organizzare la processione di Sant’Antonio e che togliere una parrocchia non contribuirebbe ad aumentare chi frequenta la Chiesa, quanto semmai ad allontanarsene. Così con questo appello di Natale i residenti di San Francesco sperano che sia data loro un’altra possibilità che potrebbe essere un’occasione anche per rafforzare una comunità. —
V.M.
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