«Non c’era materiale inquinato»

Meolo. Autovie risponde al sindaco Basso sui lavori della terza corsia

MEOLO. «Finora nessuna analisi ha rilevato anomalie di alcun genere». Autovie Venete risponde al sindaco Michele Basso e rassicura i meolesi, allarmati dall’inchiesta avviata dalla magistratura nei confronti della ditta Mestrinaro. L’azienda trevigiana avrebbe organizzato un traffico illecito di rifiuti inquinati che sarebbero stati miscelati con calce e cemento per poi essere rivenduti, finendo a fare da base per i fondi stradali anche nei cantieri della terza corsia dell'A4.

Nel mirino degli inquirenti è finito, in particolare, un cantiere nella vicina zona di Musestre. Da qui la preoccupazione serpeggiata a Meolo e la lettera inviata dal sindaco Basso ad Autovie, braccio operativo del commissario per l’A4.

Ieri in municipio è arrivata la risposta rassicurante. «Comprendo e condivido la preoccupazione», scrive l’ingegner Enrico Razzini, direttore generale di Autovie, «a questo proposito non posso che ribadire quanto già affermato. Cioè che tutti i materiali fatti entrare in cantiere, compresi quelli forniti dalla ditta Mestrinaro, provengono da impianti autorizzati e periodicamente sottoposti a controlli e analisi. Aggiungo anche, a ulteriore garanzia del rispetto della normativa e delle procedure, che i certificati con il risultato delle analisi precedono l’arrivo dei materiali stessi. Finora nessuna analisi ha rilevato anomalie di alcun genere». Razzini fa sapere che sia gli uffici del commissario per l’A4 che Autovie sono ancora in attesa di comunicazioni più dettagliate dalla magistratura. Non appena arriveranno, Autovie farà ulteriori verifiche. «Dai certificati e dalle analisi non risulta essere interessato il nostro territorio», commenta il sindaco Basso, «possiamo tranquillizzare i cittadini: non sono stati individuati pericoli per l’ambiente e la salute pubblica. Va ricordato che l’appalto e i lavori per il nuovo casello erano autonomi da quelli della terza corsia».

Giovanni Monforte

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