«Nizioleti», ordinanza per chiarire come vanno scritti

Uno dei nuovi «nizioleti»
Un'ordinanza per definire i criteri di scrittura - grafica, dimensione dei caratteri, ingombro - dei nizioleti. L'annuncia l'assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni, per mettere ordine nel caos attuale, dove accanto al font tradizionale tondo e ben leggibile stanno via via apparendo grafiche diverse, alcune illeggibili. «Per mancanza di fondi, l'ultimo incarico del Comune ad Insula per la riscrittura di alcuni nizioleti risale al 2009», sottolinea Maggioni, attivatosi dopo l'allarme-nizioleti lanciato su Facebook dallo scrittore veneziano Alberto Toso Fei. «Non si tratta di errori o distrazioni in lavori pubblici recenti», prosegue Maggioni, «ma per lo più di privati o imprese intervenuti per ripristinare di propria iniziativa un nizioleto dopo un restauro o perché illegibile. Condivido, sono brutti: così non va bene, pertanto ho chiesto agli uffici di predisporre un atto di indirizzo o un'ordinanza per dare indicazioni precise su come vanno scritti. Bisogna mettere ordine: avevo previsto a bilancio 300 mila euro per un intervento su tutti i 3700 nizioleti che rientra nel progetto sulla segnaletica, ma ho dovuto toglierli dopo i tagli ai fondi al Comune e spero di ripristinare: è una questione di dignità urbana». (r.d.r.)
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