«Niente piatti etnici o sarete esclusi»
La Lega mostra i muscoli ai gestori di alcuni stand, ma il cous cous piace
CHIOGGIA. I menù della sagra del pesce scatenano la polemica. La Lega vorrebbe una sagra «dura e pura», con i soli piatti della tradizione locale per rimanere fedeli allo spirito della festa paesana, lasciando l’etnico per altre occasioni e minacciando epurazioni dei trasgressori nelle prossime edizioni. Gli stand difendono i piatti etnici spiegando che si tratta di prodotti stranieri abbinati al pesce locale e apprezzati dagli avventori. Intanto la sagra prosegue con lunghe code di clienti a tutti gli stand fino a tarda notte.
La polemica sui menù non è nuova. Già due anni fa l’introduzione nello stand di Antigone del cous cous aveva fatto trasalire la Lega che lamentava un «tradimento» dello spirito locale. Quest’anno la nuova giunta, e in particolare l’assessore alle manifestazioni Grazia Marangon, in un incontro propedeutico con i gestori degli stand, aveva chiesto che si proponessero solo ricette locali, rimandando al prossimo anno una serata da dedicare alle cucine del mondo. Gli organizzatori avevano acconsentito, salvo poi ripresentare venerdì, al debutto della sagra, i piatti incriminati nei loro menù.
«Il nostro era stato un invito cordiale - spiega il segretario della Lega e assessore al turismo, Massimiliano Malaspina - Il cous cous o i fagioli neri dell’Ecuador non hanno nulla a che fare con la sagra del pesce di Chioggia. Puntualmente però li ritroviamo proposti dagli stand che ci avevano assicurato di non metterli in menù. Con questa nuova giunta le tradizioni e la nostra storia diventano prioritarie quindi chi vuole partecipare alla prossima edizione della sagra dovrà seguire queste direttive. Se non va bene, possono partecipare alle sagre in Sicilia o nel Magreb. Non è razzismo, ma rispetto delle tradizioni. Nulla contro i piatti etnici, ma si possono mangiare in altri contesti».
Gli stand controcorrente sono quello di Antigone che propone il cous cous e le bevande Guaranito e Rooibò e quello Masci che proporrà il 17 luglio riso thai al curry con gamberi, zucchine e fagioli neri, riforniti dall’associazione Mappamondo del circuito equo e solidale. «Sono abbinamenti assaporati con successo nelle scorse edizioni - spiega Giorgio Rossi del Mappamondo - che combinano prodotti coltivati nel Sud del mondo con ricette di pesce della cucina chioggiotta».
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