Niente corrente, niente affari Sale la protesta in via Miranese

Chirignago. I negozianti: «Giovedì l’avviso dell’Enel per la sospensione di ieri del servizio dalle 8,30 Non potevano fare i lavori di pomeriggio?» L’azienda: «Intervento durato 2 ore meno, disagi limitati»
CHIRIGNAGO: NEGOZI RIMASTI SENZA ENERGIA ELETTRICA: 20/1/12 LIGHT IMAGE
CHIRIGNAGO: NEGOZI RIMASTI SENZA ENERGIA ELETTRICA: 20/1/12 LIGHT IMAGE

CHIRIGNAGO

L’Enel toglie la corrente per i lavori di allacciamento di una nuova palazzina in via Galassia e alcune attività economiche ne risentono, non potendo accontentare la clientela per gran parte della mattinata. E’ successo ieri in via Miranese tra i civici 411 e 423. Di mezzo un panificio, un parrucchiere, una gastronomia e un bar. Dalle 8.30 alle 11.30 nulla ha funzionato e la protesta principale è legata all’impossibilità di concertare un orario consono per fare i lavori senza penalizzare i negozianti. «Giovedì mattina abbiamo trovato l’avviso affisso alla saracinesca del negozio – dice Laura Tiepolo dal panificio – Solo 24 ore di preavviso, nessuna possibilità di mediare e rischio di restare senza luce fino alle 13.30. Abbiamo chiamato l’Enel e, dopo lunghe attese, un dirigente ci ha detto che non si poteva fare altrimenti. Ieri mattina siamo stati costretti a pesare il pane con una vecchia bilancia e a fare i conti con la calcolatrice perché non funzionava nulla. Sarebbe bastato trovare prima un accordo, far fare i lavori nell’ora di pausa pranzo oppure nel pomeriggio, il mattino è il momento clou per noi».

I tecnici di Enel hanno terminato il lavoro con due ore di anticipo, ma non è bastato ad alleviare il disagio ai negozianti. «I clienti chiedevano il caffè ma non potevo farglielo, così non prendevano neppure le brioche – assicura dal bar Roadrunner, Enrico Padoan – Alle 11.30 è tornata la corrente, ma per la macchina del caffè mi ci è voluta un’altra ora prima che rientrasse in temperatura. Ho perso una bella fetta di guadagno giornaliero. Sarebbe bastato un po’ di buonsenso in più da parte di Enel».

E mentre il parrucchiere, senza elettricità, non poteva usare il phon, nella vicina gastronomia di Gastone Marzano non si affettavano salumi. «E neppure potevo cucinare per chi aveva prenotato lasagne al forno od altro – spiega il gestore – Abbiamo lavorato quasi al buio, senza riscaldamento, con il frigo spento e senza riuscire a usare bilance o altro. Purtroppo in giro c’è un menefreghismo totale, quando basterebbe un minimo di dialogo per concordare le cose».

Dall’Enel è arrivata subito la spiegazione dell’accaduto: «Si trattava di un’interruzione programmata, un intervento improcrastinabile da soddisfare entro i tempi definiti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. L’appello delle attività economiche presenti nella zona non è però rimasto inascoltato, visto che è stata rafforzata la squadra inizialmente prevista e concluso l’intervento con due ore di anticipo. L’avviso dell’interruzione programmata è stato affisso mercoledì nel pieno rispetto dei tempi di preavviso stabiliti dall’Autorità. Per esperienza, sappiamo che non è possibile accontentare tutti quando si eseguono sospensioni programmate».

Simone Bianchi

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