My Venice, ecco il marchio per conquistare i mercati
Questo l’obiettivo della startup nata per promuovere le eccellenze venete. Dal Prosecco al vetro di Murano, dal mobile agli orafi: «Puntiamo alla qualità»

VENEZIA. Esportare il brand Venezia in tutto il mondo valorizzando profumi, sapori, prodotti di qualità e mescolandoli con l’arte.
È questo l’obiettivo di My Venice (Art Food and Wine), la startup nata dalla sinergia tra il padovano Flavio Rodeghiero, fondatore nonché anima del new deal nato in seno al progetto qualche anno fa, e Giuliano Canella, che ha creduto nell’impresa e nella sua capacità di espandersi a tutti i livelli.
L’obiettivo è promuovere il turismo veneto, ma soprattutto fa sì, in un’ottica pienamente “glocal”, che alle eccellenze di quella che la regione ha definito “Land of Venice”, sia riconosciuto il giusto valore all’estero.

Come? Esportando in Russia piuttosto che in Asia l’olio del Garda, il Prosecco delle colline trevigiane, il Lison Pramaggiore Doc, il caffè veneziano e l’artigianato vicentino. Ieri la presentazione di My Venice a palazzo Pisani sul Canal Grande, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore veneto Roberto Marcato. «Vogliamo ricreare degli spazi nel mondo che riproducano la venezianità» spiega Rodeghiero, «vere e proprie case veneziane dove ritrovare il pezzo pregiato del Distretto del mobile di Verona Vicenza e Padova, il vaso di vetro di Murano, la ceramica, l’argenteria, i pavimenti alla veneziana per terra. E ovviamente dove si acquistino i prodotti veneti. L’orizzonte è quello dell’alta qualità, condizione imprescindibile se vogliamo rendere sostenibile la capacità produttiva. In questo momento c’è un forte interesse della Russia, due finanziarie ci hanno contattato per aprire altrettanti locali My Venice che ricostruiscono un palazzo veneziano».
Aggiunge Rodeghiero: «Puntiamo sulla qualità del prodotto, del consumatore e del turista grazie alla potenza del brand Venezia. La gente sceglie le località in base al gusto e una volta a casa il 76 per cento cerca i prodotti provati e li vuole acquistare».
«Si tratta di un progetto di valorizzazione dell’intero Veneto» ha aggiunto Canella, «non a caso il logo My Venice ha un fine, che è quello di conservare e salvaguardare un patrimonio artistico e valorizzare nel mondo il Veneto come territorio. I prodotti sono un mezzo fisico che arriva a casa dei turisti per raccontare le nostre bellezze».
Il paniere enogastronomico sarà proposto da marzo online e finirà nei luoghi a maggiore vocazione turistica: ristorazione Italiana ed estera, compagnie navali, ambasciate, hotel, grandi stazioni, aeroporti, compagnie aeree di bandiera ed enti di promozione.
«Se siamo la prima regione per crescita di Pil» ha sottolineato l’assessore regionale Marcato «è perché abbiamo saputo negli anni coniugare tradizione e saper fare. Il food è una ricchezza straordinaria e la qualità dell’offerta è quello che ci distingue da altri Paesi. Imprenditori di successo hanno saputo iniettare il cambiamento nel nostro saper fare». E ancora: «L’arte è cibo: penso al profumo delle sarde in saor, al guanciale in riduzione di amarone, questa è arte e l’abbiamo saputa mantenere e tramandare negli anni. Noi regaliamo profumi, odori, spezie e prodotti».
My Venice è aperta a chiunque voglia far parte del progetto con le proprie eccellenze. —
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