Una terza farmacia per Musile, sarà affidata con un bando

L’iter partito nel 2012, l’amministrazione esercita il diritto di prelazione. Susanna: «I tempi e il luogo sono ancora da definire, ci stiamo lavorando»

Giovanni Monforte
Musile, arriva la terza farmacia: sarà comunale
Musile, arriva la terza farmacia: sarà comunale

A Musile arriverà la terza farmacia. Ad aprirla sarà il Comune. Anche se, con ogni probabilità, la gestione sarà affidata con un bando a una società esterna specializzata nel settore. La novità è contenuta in una delibera con cui la giunta guidata dalla sindaca Silvia Susanna ha deciso di esercitare il diritto di prelazione sulla titolarità della terza sede farmaceutica prevista sul territorio comunale.

La questione della terza farmacia a Musile si trascina da tempo. Di nuove sedi farmaceutiche (attualmente sono due) si parlava già nel 2012. Poi, nel 2019, il Comune ha approvato una delibera di revisione della pianta organica delle farmacie, istituendo la terza sede. Ritenuta necessaria per rispondere al parametro di legge che prevede una farmacia ogni 3. 300 abitanti circa. Seguirono anche dei ricorsi al Tar, senza però arrestare l’iter.

Ma, nonostante lo sviluppo positivo a favore del Comune, non si è arrivati ancora arrivati all’effettiva apertura della farmacia. Così, lo scorso aprile, la Regione ha informato il Comune che la sede è risultata vacante, a seguito di decadenza dell’assegnazione. A questo punto, sfruttando quanto previsto dalla normativa, il Comune ha deciso di esercitare il diritto di prelazione ai fini della titolarità.

Sarà, dunque, l’amministrazione comunale ad aprire la nuova farmacia. Sarà la prima comunale della Destra Piave. Al momento non è ancora definito il luogo esatto in cui la terza sede farmaceutica aprirà. La delibera individua un’area vasta, al cui interno potrà essere prevista. «L’area che abbiamo individuato copre tutto il territorio di Musile, tranne il centro del capoluogo e la località di Croce, perché sono già servite dalle altre due farmacie», conferma la sindaca Susanna. Sulla base del calcolo presuntivo degli abitanti, la nuova farmacia potrebbe aprire in un’area compresa tra la zona sud del capoluogo (verso il cimitero), Millepertiche e Caposile. Oppure lungo tutta l’area che dall’incrocio Salmasi porta fino al confine con Quarto. Se ne saprà di più nei prossimi mesi, quando saranno definite anche le modalità di gestione.

La delibera spiega che «l’amministrazione comunale si riserva di valutare le diverse soluzioni attualmente previste dalla vigente normativa attraverso un’attenta e puntuale analisi, anche economica, rinviando a un successivo provvedimento la decisione in merito».

Ma, vista la complessità di gestire un servizio farmaceutico e la mancanza di personale comunale idoneo, l’ipotesi più probabile è che si andrà all’affidamento a una società esterna, che abbia già un’esperienza nel settore. «È una questione su cui stiamo lavorando. Non so dire le tempistiche», conclude la prima cittadina, «Ma è probabile che faremo un bando o una manifestazione d’interesse per un eventuale affidamento esterno». —

 

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