Musile fa causa al Bingo «Vogliamo 180mila euro»

Il sindaco Gianluca Forcolin contesta la mancata realizzazione di parcheggi La convenzione prevedeva anche altri lavori: ma in 12 anni non si è fatto nulla

di Giovanni Cagnassi

MUSILE

Il Comune di Musile è pronto a fare "bingo". Il sindaco e onoevole di Musile Gianluca Forcolin ha dato mandato al legale Pierpaolo Alegiani di avviare un procedimento nei confronti della società che gestisce il bingo di Musile, lungo la Statale 14.

L'obiettivo della causa è la riscossione di una fidejussione da 180 mila euro che sarebbe dovuta essere investita per la realizzazione di nuovi parcheggi e la sistemazione e messa in sicurezza della viabilità in ingresso al noto locale in cui si gioca ormai da anni, precisamente dal 2000, il Bingo.

Un gioco che ha attirato sempre più appassionati, addirittura ospiti fissi del locale che è anche un punto di ritrovo e intrattenimento molto amato in tutto il Basso Piave. Un’alternativa a portata di tasca per gli appassionati del gioco che non vogliono varcare la soglia di un casinò o attaccarsi alle slot.

«La società -spiega il sindaco- si era impegnata a realizzare le opere pubbliche e i parcheggi, quindi la corsia di decelerazione per l'ingresso al bingo e al vicino ristorante. Ma dopo ben 12 anni questo non è avvenuto e i lavori non sono neppure iniziati».

All'interno dell'area, in cui trova sede anche la birreria Ss 14, altro locale frequentatissimo dai giovani del Sandonatese, i parcheggi sono un centinaio, quando dovrebbero essere almeno cinque volte tanto visto che il Bingo arriva ad ospitare fino a ad un migliaio di giocatori, e la birreria di fianco almeno il doppio nelle serate dei fine settimana.

«Il punto è che non accettiamo alcuna transazione- aggiunge il primo cittadino con fermezza- nessuno accordo con il Bingo e la società che lo gestisce. Vogliamo i soldi della fidejussione che ci spettano, per poterli destinare ad opere assolutamente necessarie per la viabilità, la sicurezza stradale ed il completamento della pista ciclabile lungo la strada statale 14».

Il Comune di Musile si è già costituito in giudizio, ricostruendo tramite l'avvocato Alegiani tutto l'iter che ha portato all'apertura del locale, con tanto di documentazione e convenzione. «Non risulta nemmeno che la società "Mille e Uno Bingo" abbia presentato un progetto e istanza alternativa -dice il legale- volta ad ottenere un parere positivo dell'Anas per le opere pubbliche. La convenzione prevedeva espressamente che la società si obbligava a realizzare appositi parcheggi pubblici, una corsia di decelerazione per le auto con lo scopo di facilitare l'ingresso nell'area parcheggi della sala bingo e del vicino ristorante, quindi il tombinamento e l'asfaltatura per la realizzazione delle opere previste di viabilità e parcheggi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia