Musei Civici, scontro sindacale

La Filcams-Cgil sconfessa i suoi delegati, critici con le condizioni di lavoro
Tantucci Venezia 03.02.2011.- Presidente Musei Civici di Venezia Dr. Walter Hartsarich.- Interpress Tantucci Venezia 03.02.2011.- Presidente Musei Civici di Venezia Dr. Walter Hartsarich.- Interpress
Tantucci Venezia 03.02.2011.- Presidente Musei Civici di Venezia Dr. Walter Hartsarich.- Interpress Tantucci Venezia 03.02.2011.- Presidente Musei Civici di Venezia Dr. Walter Hartsarich.- Interpress

VENEZIA. Apre un vero e proprio scontro all’interno della Fondazione Musei Civici il documento sottoscritto da tre delegati della rappresentanza sindacale aziendale della Filcams Cgil - Enrico Pellegrini, Alessandra Marchetti e Donatella Ascoli - che mette in discussione la sicurezza di alcuni posti di lavoro all’interno dell’istituzione museale e lo stesso sistema di remunerazione - il 55 per cento degli incassi dei musei - della “cordata” di cooperative ne assicurano i servizi. A prendere le distanze dai propri delegati sindacali nei musei veneziani sono prima di tutto i segretari veneziani Cgil e Filcams Italia Scattolin e Roberto Cappellieri che dichiarano la propria estraneità dal documento, non ne condividono i contenuti e addirittura si riservano iniziative legali per l’utilizzo delle sigle sindacali. Ma molto critico con il contenuto del documento, riportato ieri in larga parte da un articolo del nostro giornale è la stessa Fondazione Musei, che imputa il suo contenuto «a qualche soggetto poco contento del clima costruttivo e sereno sviluppatosi e formalizzatosi anche a seguito dell’ultimo referendum», sul contratto integrativo dei dipendenti. Per la Fondazione non è prevista alcune ruiduzione delle postazioni lavorative nell’organico delle diverse sedi museali - come invece denunciava il documento dei tre delegati della Filcams-Cgil - e positivo sarebbe sia il clima lavorativo, sia le condizioni di sicurezza nei musei veneziani. Per quanto riguarda la gestione dei servizi museali, per la fondazione guidata da Walter Hartsarich e diretta da Gabriella Belli all’interno del sistema delle cooperative che lo assicura «non esiste alcun rapporto di clientela e tantomeno rapporti privilegiati ma solo un regolare servizio svolto dalle aziende a seguIto di regolare gara». Restano, evidentemente, diversità di vedute all’interno del sistema-musei che ora emergono. (e.t.)

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