Mose, primo problema: la paratoia non affonda in acqua

VENEZIA. Una paratoia già al suo posto. Una calata ieri pomeriggio. Ma la seconda non si è abbassata. Qualche momento di imbarazzo tra i tecnici del Consorzio Venezia Nuova, impegnati a Treporti nel varo delle prime quattro paratoie in acciaio che vengono calate negli alloggiamenti dei cassoni sul fondo della laguna. Al momento di affondare la paratoia qualcosa non ha funzionato. L’aria è rimasta negli alloggiamenti sott’acqua e la diga non è andata al suo posto. Problemi di espulsione dell’aria che in questa fase di varo è assicurata da un grosso tubo. «Niente di grave, al momento del varo il tubo non è stato separato e quindi non ha aspirato l’aria», precisano al Consorzio, «ma in fase operativa questo non succederà perché l’aria sarà estratta direttamente dai condotti collegati alle cerniere».
Un intoppo dunque, che comunque non sembra pregiudicare la posa delle altre paratoie. La terza è arrivata in bocca di porto di Lido ieri sera, e in queste ore sarà sistemata. Poi cominceranno le «prove in bianco» per testare il funzionamento del sistema e la tenuta delle singole parti. Una fase delicata, perché da queste prove dipenderà anche il proseguimento dei lavori nel resto della bocca e il prossimo anno nelle altre bocche. lavori che procedono proprio mentre si attende la nomina del nuovo presidente del Magistrato alle Acque e al Consorzio Venezia Nuova c’è stato uno storico cambio al vertice dopo 31 anni di «regno» del presidente-direttore Giovanni Mazzacurati, inventore del sistema delle dighe mobili. I lavori del Mose procedono e sono giunti alla fase più delicata.
Già costruite le tre dighe foranee in mare, realizzati gli scavi dei fondali e le «spalle», l’isola artificiale del bacàn e i porti rifugio a Ca’ Roman e Punta Sabbioni, la conca di navigazione a Malamocco che l’Autorità portuale ritiene però già isufficiente ad assorbire il traffico delle grandi navi in caso di chiusura delle dighe. Promesso per il 2014, il sistema Mose dovrebbe essere concluso entro il 2016.
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