«Mose, con De Stefano stop alle lobby» Ma tra le istituzioni cittadine c’è il gelo

Fa discutere la nomina a sorpresa dell’ufficiale dell’Arma a nuovo commissario. I Cinquestelle esultano: «Finirà il lavoro»



«C’è chi voleva che il Mose non finisse mai, e ora è stato scelto come commissario straordinario l’uomo che lo porterà a termine. Un servitore dello Stato, capace ed efficiente, lontano dalla politica e dalle lobby imprenditoriali che potrebbero condizionarlo».

Così la senatrice veneziana Orietta Vanin, vicina al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, commenta la nomina del tenente colonnello Gaetano De Stefano a commissario straordinario del Mose.

Una nomina che ha già ottenuto il gradimento del presidente della Regione Luca Zaia, condivisa anche - a quanto risulta - anche del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ma certamente sorprendente rispetto ai nome di tecnici che erano circolati in precedenza. Non a caso, le bocche cucite sulla nomina di De Stefano sono molte, a cominciare dal quella del provveditore triveneto alle opere pubbliche Roberto Linetti, uno dei papabili. per la carica.

Ma anche all’interno del Consorzio Venezia Nuova, che dovrà strettamente collaborare con il nuovo commissario.

«Apprezziamo la nomina del commissario straordinario per il Mose fatta dal ministro Toninelli. - prosegue Vanin - Lo Stato torna ad essere finalmente presente in modo chiaro a Venezia. Il Mose, con la sua vicenda di illegalità, è stato lo sfregio della politica italiana negli anni ed ha disgustato i veneziani e i veneti che non si sono mai identificati con i rappresentanti politici coinvolti. La nomina dell’ingegnere De Stefano, ufficiale dell’arma dei carabinieri, che ha già operato in città con la task force del ministero della Difesa, in particolare per il recupero del Forte San Felice di Chioggia, è accolta con grande plauso e siamo certi che l’obiettivo dell’incarico, portare a compimento il termine dei lavori, sarà raggiunto con il massimo rigore e serietà, anche se lo aspetta un lavoro impegnativo. Mi auguro che il passaggio di consegne avvenga nel modo migliore e tutti vogliano collaborare col tenente colonnello De Pasquale».

«Auguro al tenente colonnello De Pasquale buon lavoro - commenta anche il senatore del Pd Andrea Ferrazzi - auspicando che sia all’altezza del compito molto impegnativo che lo aspetta, portando finalmente a termine il Mose».

Plaude alla nomina di De stefano anche la presidente della Commissione Giustizia della Camera Francesca Businarolo, anch’essa in quota Cinque Stelle. «Con l'individuazione del nuovo commissario straordinario al Mose - commenta - auspico che si possa finalmente chiudere una vicenda che è costata moltissimo ai veneti, tra tangenti e ritardi».

Con la scelta del tenente colonnello De Stefano da parte del ministro Toninelli si è voluto puntare su un uomo delle istituzioni, con un curriculum senza macchie; si tratta della figura ideale per prendere in mano il progetto portarlo a compimento tenendolo al sicuro dagli episodi di corruzione che in passato l'hanno riguardato».

Perché la nomina del nuovo commissario sia operativa si attende il decreto firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri. Il tenente colonnello De Stefano è attualmente capo della Seconda Sezione dell’Ufficio Progetti – Task Force per la valorizzazione e dismissione degli immobili non residenziali del Ministero della Difesa e collabora quindi con la ministra Elisabetta Trenta (in quota Cinque Stelle). Ma lo ha fatto anche con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - anch’egli grillino - in particolare per il riuso delle caserme dismesse anche a fini giudiziari.

In laguna la task force ha siglato protocolli con il Comune per la caserma “Miraglia” sull’isola di S. Andrea, per la caserma “Matter” e per la caserma “Bafile” di Mira. L’apprezzamento per questo lavoro insieme alla conoscenza dei problemi della laguna ha portato alla sua nomina come “guardiano” del Mose. —



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia